Giusto per fare il punto sulla situazione si presentano qui – come si usava dire una volta – i fatti separati dalle opinioni.
La maggioranza consigliare imponeva come al solito le date del consiglio comunale di giugno, stabilendo martedì 15 (“per consentire di vedere la partita dell’Italia lunedì 14”), lunedì 21 e giovedì 25, con un ordine del giorno che comprendeva la fine della seduta precedente con l’ampia discussione sulla galleria Bombi e sull’intitolazione di una via o quant’altro a Franco Basaglia, la discussione di varie variazioni del piano regolatore comunale e – punto inserito “d’urgenza” soltanto il sabato 18 giugno – l’importante variazione di bilancio con la delibera relativa alla destinazione del famoso “tesoretto” di qualche milione di euro.
La seduta del 21 giugno si consumava come da previsione alle 23.30 lasciando un ampio strascico di temi lasciati in sospeso, in attesa della lunga notte di giovedì.
Ma all’improvviso, giovedì intorno alle 15 giunge il messo con l’avviso che la seduta delle 18 è sospesa per indisposizione del sindaco (che nonostante le raccomandazioni del medico è stato tuttavia visto in diversi luoghi della città) e rinviata a giovedì 1 luglio. Iniziativa sottoscritta dal presidente del consiglio comunale senza il coinvolgimento di alcun altro capogruppo. L’opposizione più un consigliere della Lega presenziano ugualmente alla seduta in calendario sospendendola poco dopo l’inizio per ovvia mancanza del numero legale.
Lo stato confusionale viene sancito da un’ulteriore comunicazione nel corso della quale il presidente Roldo – a seduta già convocata unilateralmente per giovedì – convoca d’urgenza i capigruppo lunedì 28 alle 18 con un un sms il sabato sera. Naturalmente presenziano soltanto il rappresentante del Pdl Sartori, il capogruppo Udc Zappalà e – audite audite – l’assessore, consigliere e capogruppo della Fiamma Tricolore Cosma, alla sua prima apparizione in tre anni in questo consesso. Non sanno bene che pesci pigliare se il giorno dopo giunge una convocazione di consiglio comunale quanto mai sibillina: con essa viene sospesa la seduta già convocata per giovedì 1 luglio e rinviata a venerdì 2 luglio, “salvo mancanza del numero legale nel qual caso la seduta sarà “in seconda convocazione” lunedì 5 luglio.
Insomma si stabilisce il 25, poi viene sospeso il 25, rinvio al 1 luglio, poi sospeso anche il primo luglio tocca al 2 luglio ma la probabile mancanza del numero legale porta a ipotizzare che il consiglio si tenga lunedì 5 luglio, in attesa naturalmente della prossime puntate…
Ce la faranno i nostri eroi a rammendare in tempo la maggioranza a pezzi e a evitare che la Giunta “vada sotto” su una delibera di grande importanza come quella relativa alla variazione di bilancio? Ce la faranno a mantenersi in sella o chiederanno altri rinvii per evitare una clamorosa débacle?
Ai posteri l’ardua sentenza.
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