Giunge all’epilogo la vicenda Vita Nuova di Trieste.
Il Vescovo Crepaldi silura la direttrice Fabiana Martini e nomina nuovo direttore Stefano Fontana, personaggio veronese molto noto negli ambienti vaticani e della conferenza episcopale italiana. Il settimanale diocesano, caratterizzato da un’informazione fortemente radicata nel territorio, viene affidato a un nome di spicco negli ambienti ecclesiastici totalmente avulso dal contesto triestino e regionale. Viene così messa da parte una persona che ha sempre dimostrato una fede matura e un’obbedienza adulta alle linee della sua chiesa particolare di Trieste, ma anche una brava giornalista che ha trasformato il foglio in un vero e proprio strumento di comunicazione sociale, letto e seguito ben al di là dei confini diocesani. Ciò accade mentre altri tentano di imbavagliare l’informazione a livello nazioanle e mentre la stessa Chiesa cattolica non sembra riuscire a risollevarsi dalla campagna mediatica scatenata dalla pedofilia e dai silenzi di alcuni suoi “funzionari”.
Ah sì, la colpa di Fabiana Martini? Aver pubblicato nella pagina delle opinioni la “Lettera di Natale” sottoscritta da nove preti, con il sovversivo titolo “Il Dio in cui crediamo”… Mah, non c’è proprio più religione!
Andrea Bellavite
Mi associo nell'esprimere solidarietà alla direttrice esautorata. Lo stile del vescovo è stato chiaro, la sostituzione indicativa del retroterra religioso e culturale.
Se poi pensiamo a chi la sostituirà! Leggete su internet la sua posizione …retrò. Ci sarà da piangere e rimpiangere. Per dare un'idea, considera pericolosi il card. Martini e Enzo Bianchi.
Amen!