Le proposte di nomina per il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ater rappresentano un vero e proprio salto indietro con la “time machine”.
Se già il presidente designato Zandegiacomo Riziò è un illustre pensionato che ha percorso le Ater di mezzo Triveneto clamorosa è davvero la nomina da parte del Comune di Gorizia: Sergio Pacor, già vicepresidente ai tempi di Zamparo e coinvolto nell’indagine per danno erariale di 300mila euro sulla quale si attende da un momento all’altro la sentenza della Corte dei Conti. Anche la Provincia – maggioranza di centro sinistra – non scherza individuando come proprio rappresentante Maurizio Fabbro, già sindaco di Farra per parecchi mandati, prima della consegna della “poltrona” al figlio Alessandro, già presidente del Consiglio Provinciale.
Tra i membri effettivi del Consiglio sindacale Ater spicca tra l’altro il nome di Giulio Saverio Tavella, giovane di belle speranze, consigliere comunale targato Pdl e presidente di una commissione consigliare. Noblesse oblige!
Scorrendo i nomi proposti per i nuovi Consigli delle altre province del Friuli Venezia Giulia balzano all’occhio quelli di molto noti e attempati politici, amministratori e quant’altro: alcuni appena dismessi da altre cariche più o meno importanti, altri tirati fuori per l’occasione da qualche anfratto dove si godevano la pensione.
Queste nomine fanno comunella con quelle riguardanti le Autovie Venete che gestiscono la più disastrata autostrada italiana dopo la Salerno-Reggio Calabria (almeno quella attraversa le montagne!): chi nel bene e soprattutto nel male le governa di fatto da oltre vent’anni, tal Giorgio Santuz ora invece di godersi la sospirata pensione – o meglio le sospirate pensioni – riceve in premio un nuovo incarico e trasferisce armi, bagagli e prebende a Strade fvg.
Insomma, il nuovo che avanza…
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