E’ d’uopo il classico “mutatis mutandis”, tuttavia quello che arriva dall’Australia è un bell’esempio di “Politica”: la premier Julia Gillard, nominata tre settimane fa dal gruppo parlamentare laburista, ha chiesto al governatore generale Quentin Bryce di sciogliere il Parlamento e gli australiani andranno a elezioni anticipate il prossimo 21 agosto. Consapevole della debolezza della sua maggioranza la Gillard si presenta agli elettori rischiando il prestigioso invarico subito dopo averlo ricevuto e chiedendo ad essi di decidere se “andare avanti o tornare indietro”.
Per chi è abituato alle “poltrone” con radici inestirpabili, all’abbarbicamento e all’interazione dei sistemi di potere, alle maggioranze risicate “salvate” dalla salute dei senatori a vita e ai sistematici “voti di fiducia” sulle “manovre” in Parlamento, una notizia del genere riesce ancora a suscitare un benefico stupore…
Grande Paese l'Australia, noi un paese di merda!