L’Informatore accoglieva sulla porta gli illustri ospiti.
Per primo arrivò il principe Ferdinando con l’incantevole compagna imparentata con le più importanti famiglie imprenditoriali romane. Poi il Cassiere di Corte sir Marius con lo sguardo visibilmente preoccupato a causa della contingenza economica non particolarmente favorevole; la vigorosa stretta di mano significava comunque una serata importante per le sorti dell’istituto del quale avrebbe voluto essere Presidente. Un turbine di eleganti energumeni annunciò l’arrivo del Capo, mano nella mano con la potente figlia e collaboratrice: sorridente come sempre il Berlusca sparò subito un paio di battute per sgombrare la tensione e endò di filato a sedersi al posto d’onore. Gli sfuggì la solita gaffe: “Ci ha accolto il ministro segreto della Propaganda, il potere politico c’è, quello imprenditoriale anche, per quello militare organizzeremo un altro incontro: cosa aspettiamo per mettere qualcosa sotto i denti?”
La risposta non si fece attendere, lo svolazzo delle tonache indossate da autisti e segretari precedette di qualche istante l’ingresso del riveritissimo Prelato, il più qualificato emissario del Principe della cattolicità.
“Naturalmente scherzavo” – disse il Capo lanciandosi goffamente a baciare l’anello e facendo accomodare il Presule al posto da lui precedentemente occupato – “Adesso che abbiamo la benedizione dall’Alto possiamo cominciare a sistemare l’Italia”…
Storie del Medioevo? No, l’altro ieri sera a casa di Bruno Vespa.
..al piano di sotto, aspettavano con impazienza: Anemone, Balducci, il car. Sepe, la Diocesi di Bruxells, Carboni, Verdini ecc. Un'appalto e una modifica della costituzione, e un patto per l'Italia, non si nega a nessuno; nel fratempo si erano aggiunti: Bonnani, Angeletti…Marchionne, stava parcheggiando…