Tra i campioni goriziani dello scaricabarile si inserisce oggi anche l’assessore Ceretta che spiega l’evidente disaffezione dei giovani per la città con “la mancanza di relazioni importanti che ha caratterizzato (fino al suo arrivo) la città”. Ammette che l’ordinanza antischiamazzi abbia qualche responsabilità, ma sembra ritenere che la vera carta vincente per convincere i giovani sia il Festival show: quello dell’anno scorso e quello attuale, “finanziati tuttavia da altri enti”.
L’assenza di una politica culturale entusiasmante, la carenza di luoghi di approfondimento, la mancanza pressoché totale di ascolto delle istanze dele nuove generazioni, la crisi culturale della post e ultramodernità, la riduzione del giovane a mero soggetto di consumo dell’industria del divertimento, l’emarginazione dei giovani dalle leve decisionali della politica e della cultura… Tutto ciò sembra lontano dalla “lettura” dell’assessore, che sembra tra l’altro dimenticare i grandi e affollatissimi “concerti sul confine” alla Transalpina o le performances di Elisa e degli Zuf de Zur in Piazza Vittoria.
Per fortuna esiste il Forum provinciale dei giovani che insieme agli uffici comunali e provinciali sta sviluppando ben altri progetti e programmi, come emrso dalla conferenza provinciale tenutasi nel mese di maggio. Non esiste invece la specifica “Consulta” di Gorizia, il cui statuto è stato colpito e affondato ancora nel corso della lontana estate 2008… E non era sindaco Brancati!
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