Fino a circa dieci giorni fa Antonio Devetag sosteneva che “nonostante i tagli al bilancio abbiamo messo in piedi una grande edizione del Mittelfest”. Oggi, di fronte all’evidente constatazione del “flop” di pubblico, Devetag si consola con “il consenso della critica” e soprattutto spiega che “i tagli al bilancio hanno fortemente penalizzato un’edizione del festival non molto significativa”. Come dire che prima di iniziare era il migliore dei Mittelfest possibili, dopo è diventato il secondo (e ultimo) della sua contestata gestione.
La realtà è che ai tempi di Moni Ovadia di sera si faceva fatica a camminare per le strade interne di Cividale e bisognava attraversare il ponte del diavolo a piedi senza fermarsi per non intralciare la folla dei passanti. Nelle serate del Mittelfest 2010 non ci si è neppure accorti della manifestazione in atto, bar e ristoranti semivuoti, sì e no una manciata di presenze in più rispetto all’ordinario trend estivo.
In realtà le proposte culturali anche c’erano, sono mancati totalmente l’indirizzo e l’impronta organizzativa del principale responsabile, cioè proprio lui, l’assessore al parco culturale di Gorizia.
E sono in molti a chiedersi se valga la pena di investire tanti soldi pubblici in un “carrozzone” del genere o se almeno non sia urgente cambiare la formula (e chi la gestisce). “Se ho ottenuto questo prestigioso incarico – diceva circa due anni fa Antonio Devetag commentando la notizia della sua nomina a presidente del Mittelfest -è grazie allo slancio che Romoli, da quando si è insediato alla guida del Comune, ha saputo imprimere a Gorizia. Abbiamo recuperato centralità rispetto al passato e la giunta è riuscita a promuovere eventi e appuntamenti culturali di rilievo che non sono passati inosservati sul panorama regionale e non”.
Ora, parafrasando il generale Diaz, dovrà probabilmente “risalire le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza”…
Mittelfest dell'altr'anno: Nona sinf. di L.V.Beethoven. Tempo preannunciato dall'Ersa: temporali e violenti acquazzoni a NE. Esecuzione all'aperto con, fin dall'inizio,vento da burrasca annunciata. I°movimento: inizia il fortunale con forte pioggia e vento (siamo a Cividale!), acqua sugli strumenti e professori. Un caritatevole inserviente corre con un ombrellone bianco da tavolino del bar a proteggere dall'acqua l'eroico maestro che conclude il mov. mentre la gente infuriata fugge inviando apprezzamenti poco lusinghieri all'indirizzo dell'"organizzazione". Vi risparmio il penoso seguito che era da tregenda ma, si sappia, che la figura fatta con l'orchestra di Berlino non fu delle migliori e anche ciò può aver influito sul "flop". Io c'ero!
Solita storia: propaganda e ancora propaganda. Riguardo al Mittelfest Devetag afferma di aver "sofferto i tagli" quando per quest'anno ha dovuto cominciare a pensare cosa fare con il peso di 200.000 euro di deficit di bilancio proveniente dall'anno precedente? I tagli si sono aggiunti.
Sappiamo – lo sperimentiamo a Gorizia – che se ne infischia della musica, ma in compenso riempie i suoi discorsi di “programma vario e ricchissimo”, “prestigio”, “Gorizia produce cultura”, “eccellenza”, "sinergie" e "ad altissimo livello"; non perde l'occasione per i voli pindarici – ora vuole allargare il Mittelfest anche ad Aquileia e Benevento, cuore della Mitteleuropa -, non si fa vedere a teatro, concerti (ovviamente) o altre manifestazioni culturali se non deve prendere la parola; attendiamo ancora di capire dove sia lo slancio che, assieme con Romoli e prima ancora con Valenti, ha impresso alla nostra città e a tutto ciò che ha toccato in anni di parole. Inoltre qualcuno ci deve ancora spiegare qual è il progetto culturale a cui dà corpo l'attività del Teatro Verdi di Gorizia, sia nella prosa che, ancor di più, nella negletta musica, della cui programmazione non viene incaricata una figura che ci capisca qualcosa. Si naviga a vista, e non si sa nemmeno riconoscere una buona offerta, temo, per mancanza di strumenti e di sensibilità dell'assessore.