Con procedura d’urgenza in un’ora i consiglieri regionali hanno votato quasi all’unanimità (tutti meno Corazza e Colussi dell’Idv, Antonaz di Rc e Menis del Pd) la non ammissibilità del referendum contro le astronomiche buonuscite e gli incredibili vitalizi di assessori e consiglieri regionali. Davvero non si vede alcuna giustificazione in questa presa di posizione della Casta: se davvero ci fossero questioni “tecniche” i politici – in attesa di discutere e di cambiare regolamenti iniqui – lascino ai “tecnici” il compito di affossare un’iniziativa popolare che ha suscitato un clamoroso successo nelle vie e nelle piazze delle città.
E il “nostro” goriziano Valenti? E i grandi elettori Pd Brandolin e Brussa? Tutti allineati, anzi sembra che siano stati tra i più esagitati contro il “reo” di aver costretto l’aula consigliare a esprimersi con il suo “non expedit” in Ufficio di presidenza.
E poi si lamentano e accusano di qualunquismo chi dopo una vita di lavoro non raggiunge i 1000 euro di pensione e ritiene che 1700 netti per aver scaldato per soli 5 anni una sedia in consiglio regionale siano veramente troppi!
Se questa è la politica attuale, con rammarico vien da dire “ben venga l’antipolitica”… Ma è più probabile che questa non sia affatto “politica” e che quella vera esista ancora, ma che sia nascosta da qualche parte in attesa di tempi migliori.
A Gradisca d'Isonzo ci stiamo organizzando per tappezzare di volantini la città in modo che tutti sappiano quello che è accaduto realmente in Consiglio Regionale, il TGR ha dato notizia che tutti all'unanimità (tranne Antonaz) hanno votato contro l'ammissibilità del referendum, evidentemente si riferivano al consiglio di presidenza ma così è passata la voce che "tutti sono uguali" quando ben sappiamo che Italia dei valori e Cittadini, sono fuori dal consiglio di presidenza e entrambi erano favorevoli al TAGLIO dei vitalizi.
informeremo..per resistere!
Alessandro Grandi
Restando nell'orticello del centrosinistra di Brussa e Brandolin gli elettori del centrosinistra dovranno ricordarsi al momento opportuno.
dario ledri