Emblematica la vicenda del matrimonio alla Transalpina. Dagli amministratori ci si aspetterebbe ogni sforzo per soddisfare le legittime richieste di una coppia che vorrebbe celebrare le proprie nozze su una piazza “internazionale”. Invece i nodi burocratici vengono stretti ancora più fortemente e naturalmente la responsabilità del “niet” viene addossata tutta ai “regolamenti”: questi ultimi sembrano calati direttamente dall’Alto, protetti da tabù insormontabili che impediscono a chiunque l’esercizio della creatività e del buon senso. Il sindaco Romoli e gli attuali “padroncini del vapore” sono particolarmente abili in questo giochetto: ben attenti a scaricare sugli altri le responsabilità delle scelte impopolari, pronti a trincerarsi dietro al fatidico motto “altrove è stato deciso così”. La prossima volta venga detto alle coppie che chiedono di sposarsi sul piazzale della Transalpina un “sì” o un “no” motivati, non ci si nasconda dietro ai cavilli. Altrimenti si legittima il dubbio che il “problema” sia proprio la tanto vituperata piazza della Transalpina.
Il "problema" E' la tanto vituperata piazza della Transalpina, che da questo nero centrodestra viene vista, vissuta e sentita come il frutto velenoso della giunta Brancati, non a caso all'atto della festa con Prodi. in occasione della entrata della Slovenia in Europa, non uno – dicasi uno – degli uomini di centrodesta, peraltro invitati alla cerimonia, ha presenziato all'evento. Sono gli stessi che hanno gioito quando il prefetto de Lorenzo è stato sollevato dall'incarico, reo di aver cercato di avviare con la vicina città di Nova Gorica relazione improntate a rispetto reciproco e comune convivenza. Ma non vi basta guardarli in faccia, uno a uno, per capire di quale pasta nera son fatti?
donald lam
A suo tempo,mi ero chiesto (ma già ghignavo): di quale libertà si propone come paladino questo Polo della "libertà"? Senz'ombra di dubbio-visti i fatti- della loro libertà di far ciò che vogliono sulla pelle dell'italico popolo che volentieri si adagia porgendo le terga. Forse ne usciremo ma la strada sarà tutta in salita e più ardua di quella dello Zoncolan. Vedi ora se sei libero…di sposarti alla Transalpina!
Il sindaco Romoli è entrato in consiglio comunale negli anni '70 al posto del caustico e missino Carlo Pedroni. Cosa ci si aspetta, che sposi sulla piazza degli slavo-comunisti?