E’ arrivato da qualche giorno nelle case di oltre 17.000 goriziani il periodico “Qui Gorizia”. Leggendo gli articoli ci si rende conto che si tratta di un esilarante spot pubblicitario a favore della Giunta Romoli, senza quelle caratteristiche di “senso del limite” che dovrebbero distinguere il politico intelligente. Trascinati dall’entusiasmo per il sindaco, i giornalisti della redazione definiscono le manifestazioni e gli eventi di Gorizia, realizzati dalla giunta nella prima parte del 2010, “infiniti”. C’è un uso martellante della parola “degrado”. Prima Gorizia era in una situazione di degrado, invasa dalle macchine e dalla sporcizia, oggi è un paradiso, basta vedere le foto di prima e dopo la cura. I risultati di Romoli sono incredibili: ha portato in città architettura, l’editoriale FVG, (peccato che le due redazioni siano in pericolo) ha aperto spiragli per la Carraro (metà delle maestranze in meno),ha messo Gorizia “al centro della scena internazionale” (una conferenza al Conference Center cattedrale dello spreco del denaro pubblico, come l’ascensore), ha eliminato gli odori del Corno,sostenuto i bisognosi, consolato i depressi. Ora alcune domande sorgono spontanee. Visto che il simbolo in copertina è quello del Comune di Gorizia, come mai non c’è né un articolo, né uno spazio per l’opposizione che possa dare una lettura diversa delle cose? Perchè la redazione e la proprietà editoriale non è goriziana, ma di Tricesimo? Non si può fare una pubblicazione simile a Gorizia? Gli inserzionisti pagano per intero la pubblicazione o il Comune ci mette qualcosa? Almeno il Cavaliere, quando spediva nelle case l’album della ex famiglia, pagava lui i costi, non vorrei che i cittadini di Gorizia dovessero sborsare in parte per gli “infiniti” successi della nostra giunta. Queste domande avrebbero dovuto essere poste in un consiglio comunale, ma come sappiamo la destra preferisce gli spot e le immagini patinate alla concreta discussione dei problemi della città.
Anna Di Gianantonio
consigliere comunale Forum
Per parte mia ho provveduto ha riconsegnare presso la portineria del COmune le copie di propaganda recapitatemi. Una pubblicazione degna della Romania di Ceausescu. Spiace per l'infaticabile addetta stampa dell'ufficio del Sindaco, ma come dice il detto "il troppo stroppia".
Dario Ledri
Purtroppo, e per "Qui Gorizia" e per il trabaccolo che porterà all'avito maniero, siamo alla frutta! Speriamo ancora e solamente che non ci sia il "bacolo". Condoglianze ai goriziani sonnolenti.