Con le trionfalistiche dichiarazioni di ieri Romoli contesta “quelli che dicono che tutto va male”. Sembra che la sua visione della città sia identificata con quella proposta dall’ultimo “Qui Gorizia” dove in 28 pagine la sua sorridente immagine viene riprodotta ben 14 volte (in quasi tutte le foto restanti sono immortalati invece i suoi assessori)! In realtà non risulta che nessuno abbia mai contestato la “bontà” del centro storico ristrutturato né affermato che “tutto va male”; è paradossale invece che il primo cittadino – emulo del suo più illustre capo politico e governativo – sembri affermare che “tutto va bene” (naturalmente da quando lui ha preso in mano la vita della città). Spente la luci della festa, basta una breve passeggiata nel vuoto di via Rastello per lasciarsi prendere da una nostalgica malinconia… E per rendersi conto che la città non sarà sistemata dal Superman di “Qui Gorizia” ma dal laborioso impegno di tutti i cittadini resi ben più partecipi del loro futuro destino. Senza quelle promesse e quelle illusioni che hanno consentito tre anni fa a Romoli di superare di qualche manciata di voti il 50% dei consensi elettorali.
Sulla questione di qui gorizia necessita un approfondimento, mi pare sia perlomeno un uso priovatistico di un simbolo – quello del coimune che appare in copertina – che non appartiene solo al PDL. Per quanto concerne il sindaco non credo che neppure Ceausescu utilizzasse per 14 volte la sua immagine sorridente ovunque. C'è poco da fare, al sindaco piacciono i lider maximi