Anche Cormons ha presentato la propria stagione teatrale 2010-2011. Ormai sui muri di Gorizia c’è solo l’imbarazzo dela scelta: “andare a teatro per stare bene” propone Udine, “venite a Monfalcone” rispondono dalle gigantografie le proposte del “Comunale” della città dei cantieri, “o a Trieste” ammiccano il Verdi e il Rossetti mentre replicano da tutti i giornali i pordenonesi…
…ma la “stagione” di Cormons ha una prerogativa particolare, quella di essere firmata dallo stesso direttore artistico di Gorizia, il che dimostra che la responsabilità dell’incredibile ritardo di presentazione da parte dell’assessorato al parco culturale di Gorizia è tutta politica.
Talmente grave è il ritardo che lo stesso Devetag ha pensato bene di offrire qualche anticipazione sui quotidiani, come al solito con le iperboli delle “prime” e delle “anteprime”; del resto per lui non è un problema arrivare così tardi, la gente potrà avere più criteri con i quali scegliere dove soddisfare il proprio desiserio di arte e di cultura.
Un po’ come se un panettiere aprisse la propria bottega alle 18 per consentire a tutti gli acquirenti di rendersi prima conto dell'”offerta” degli altri negozianti!
Davvero geniale il nostro Assessore al parco kulturale Antonio Devetag. Lui è per una offerta ampia e completa, se poi si arriva da buoni ultimi non è un problema. La logica di co'tanto assessore oramai è divenuta surreale, anzi futurista. Ma voi del Forum perchè vi accanite così tanto, visto che è come sparare sulla Croce Rossa?
marcinkus
Mi pare che l'altr'anno le cose siano andate nello stesso modo. Forse è il narcisismo del nostro Assessore che lo spinge ad arrivare ultimo: così se ne parla. Bene o male ha poca imortanza purchè se ne parli.
Del resto non concordo con il paragone del panettiere. L'offerta culturale è ormai talmente ricca che una persona normale anche limitando il discorso solo a Gorizia deve selezionare gli spettacoli che veramente gli interessano, a parte ovviamente i pochi stacanovisti disperati della "cultura". Penso che troppa faccia solo che male.