La consigliera Gironcoli esprime oggi sui quotidiani il rammarico per il fatto che dalla mozione approvata l’altra sera in Consiglio Comunale siano stati stralciati i controlli antidroga per i consiglieri e assessori della Giunta. Pur apprezzando la parte superstite del documento, quella che esorta la commissione consigliare ad affrontare articolatamente il problema delle dipendenze, la capogruppo Idv sostiene che il rifiuto di sottoporsi al test è un cattivo segnale della politica ai cittadini.
La sua posizione può essere condivisa o meno – si potrebbe obiettare che la democrazia non procede soltanto con controlli improvvisi e spettacolari sulla moralità personale dei suoi “protagonisti” ma soprattutto con l’elaborazione condivisa di leggi e regolamenti efficaci. Suscita qualche perplessità invece il fatto che anche la rappresentante dell’Italia dei Valori scelga nell’occasione di comunicare il proprio pensiero il giorno dopo sui quotidiani e non intervenga invece neppure per dichiarare il proprio voto di astensione nell’aula del Consiglio Comunale: anche questo è un segnale poco incoraggiante sul ruolo della principale assise della democrazia cittadina.
Il problema secondo me è che non si è capita la strumentalità del discorso di romoli, il quale, in modo incredibile si allontana dall'aula durante la discussione e dopo ci rimprovera di "parlare quando lui non c'è", affermazione lunare: lui esce a mangiare e noi dovremmo aspettare muti finchè non torna. Questa è anche una dimostrazione del parlare a vanvera. Così ha fatto sulle droghe, dicendo che è bene che i consiglieri facciano i test. A parte la questione del controllo che non serve, ma visto che lui predica i controlli antidroga, perchè non vuole anche quelli anti alcool e non se li fa per primo lui? Visto che non ritiene di essere coerente nemmeno con se stesso, vuol dire che parla giusto per parlare e che di droga, piste ciclabili, fabbriche che chiudono se ne strafrega. I suoi interessi sono ben altri ed hanno un nome: primo l'ospedale, secondo l'ascensore, guarda caso tutte opere pubbliche molto costose.