Secondo il bollettino statistico di Bankitalia nel primo quadrimetre dell’anno (gennaio-aprile) i turisti italiani a Gorizia e Provincia (Grado esclusa) sono aumentati del 2,3%. Un incremento non esaltante ma che inverte una tendenza al ribasso. La “sensazione degli albergatori”, invece, ipotizza un aumento del 5%, anche se qualche operatore sulla base della sua particolare clientela afferma che “di turismo ce n’è pochissimo”. In ogni caso ben venga la ripresa del turismo a Gorizia, visto che occorre recuperare quel “meno 17%” dell’anno passato. Per il Sindaco Romoli, che non si perita di definire l’estate goriziana come “estate eccezionale”, la “ripresina” è indubbiamente merito dei tanti eventi allorché “indica la strada maestra per gli appuntamenti di domani” e di settembre in particolare. Nel lungo elenco spiccano Gusti di Frontiera, l’Alpe Adria Puppet Festival, il Premio Lipizer, la partenza del giro ciclistico del Friuli, il Gorizia Jazz Workshop e poi ancora Mittelmoda, “gli spettacoli del Mittelfest”, ma meglio sarebbe stato dire “lo spettacolo”, non poteva mancare il Premio Amidei, il Concorso Seghizzi e il Festival Mondiale del Folklore (credo alla 41° edizione), per finire con la Festa dei Popoli della Mitteleuropa (appena trasmigrato a Gorizia da Giassico), le giornate della falconeria e il Canta Quartieri. Ebbene, se si eccetuano queste tre ultime iniziative, tutte le altre hanno paternità diversa dalla attuale amministrazione comunale. Insomma, se il merito è dei tanti eventi lo è solo in piccolissima parte per l’attuale amministrazione. Forse, appunto, nella misura di quel 2,3% indicato da Banktalia, che ha fatto dire al Sindaco – mirabile lapsus freudiano – “Voglio illudermi (sic) che in questa città qualcosa stia cambiando”.
Dario Ledri
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