Non è da ieri che si devono ingoiare come un rospo le “barzellette” di Silvio Berlusconi e le penose forzate risate dei suoi pretoriani nonché interlocutori. Forse in questo caso stupisce l’alto livello di stupidità raggiunto con la “battuta” sugli ebrei, come pure il purtroppo consueto deprimente disprezzo per le donne trattate ancora una volta come oggetti da prendere o scartare…
La Chiesa italiana, reduce da un Consiglio permanente dei vescovi che ha sostanzialmente avvallato le politiche berlusconiane, si scandalizza (giustamente) per la bestemmia che “offende l’intero mondo cattolico”.
E’ vero che Dio non dovrebbe centrare nulla con le umane vicende e che quello che un tempo si definiva “il blasfemo” non onora certamente il livello culturale di chi lo pronuncia. Tuttavia da Avvenire e dai vescovi italiani ci si aspetterebbe una simile forte condanna su altri aspetti della politica del premier, certamente più blasfemi della bestemmia “contestualizzata” (il virgolettato è del vescovo Fisichella preoccupato di circoscrivere la deplorazione nei confronti delle parole del presidente del Consiglio): la difesa strumentale e razzista del crocifisso nei luoghi pubblici da parte di un partito di Governo, una politica dell’immigrazione disumana, la negazione di una crisi che sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie italiane, la situazione in cui sono lasciate le carceri peggiori di quelle che si trovano nel Sud del mondo, la sistematica violazione della legalità in nome del dittatoriale “il popolo mi ha eletto e io faccio quello che mi pare”, i privilegi insopportabili della casta parlamentare (e regionale!), la menzogna sistematica assunta a criterio di governo, la concezione del capo che deve dimostrarsi dominante davanti agli altri maschi del branco, la demolizione del sistema del welfare e quella della scuola (mai si ricorda un inizio anno così preoccupante…) e chi più ne ha più ne metta.
A quando la condanna senza remissione di queste bestemmie che offendono l’uomo, per i credenti “immagine e somiglianza di Dio”?
ab
E a quando una presa di posizione netta della Chiesa a favore e in difesa delle donne offese dal vecchio e brutto nano – ranocchio che ci governa e che pensa di essere un bellissimo principe?
Chissà se la consigliera comunale Donati questa volta avrà qualcosa da dire!