Questa destra non cessa di stupire. Pietro Fontanini, presidente leghista della provincia di Udine, afferma in un convegno che “gli alunni disabili rallentano lo svolgimento dei programmi nelle aule scolastiche”; poi, di fronte alla bufera di critiche che gli piovono addosso (anche dal centro destra) corregge dicendo che “piuttosto dell’insegnante di sostegno bisognerebbe allestire delle classi differenziali” – dalla padella alla brace! Insomma ancora una volta l’orologio della storia viene tirato indietro di quasi mezzo secolo, si riparla di ghetti e si mette in discussione una delle più importanti e universalmente riconosciute riforme della scuola italiana.
Dove stiamo andando? Dopo le leggi ad personam, la violazione dei diritti della persona umana nella legislazione sull’immigrazione, l’8 per mille distribuito sulla percentuale dei “firmatari” e non dell’intero gettito, le liste elettorali chiuse… a quando la fine del diritto di sciopero, le nuove leggi “razziali”, il ritorno dei “manicomi”, la revoca del voto alle donne o il ripristino del valore giuridico dei titoli nobiliari ed ecclesiastici?
Talvolta occorre dirlo, senza ipocrisia e senza buona educazione: sono dei porci, sporchi dentro. In questi anni hanno seminato vento e raccoglieranno tempesta
il modello di integrazione dell'handicap nelle classi normali, così come la riforma basaglia è stata copiata in tutta Europa e nel mondo. Fontanini vuole valorizzare il made in italy della ricotta friulana e non il pensiero avanzato dei pedagogisti. Questo è il paese in cui ci tocca di vivere.
il modello di integrazione dell'handicap nelle classi normali, così come la riforma basaglia è stata copiata in tutta Europa e nel mondo. Fontanini vuole valorizzare il made in italy della ricotta friulana e non il pensiero avanzato dei pedagogisti. Questo è il paese in cui ci tocca di vivere.