La questione dell’ascensore al castello è tutta politica: riguarda infatti in un modo del tutto particolare la gestione della “polis”. L’amministratore è infatti colui che “serve” (minister) distribuendo in modo equo e responsabile le risorse a disposizione della città: coloro che lo hanno scelto – in un sistema democratico gli elettori – non lo hanno delegato a “fare ciò che vuole” per un certo numero di anni, ma a una gestione finanziaria finalizzata al bene comune, che è il bene di tutti. Nel momento in cui si dimostra che una determinata scelta – anche se decisa nel passato – può essere molto penalizzante per l’intera comunità il minimo che un amministratore dovrebbe cercare è la permanenza del consenso dei suoi concittadini. Nel caso della funicolare i costi di realizzazione e quelli di gestione sono e saranno talmente esosi da portare a chiedersi per chi un tale lavoro potrà risultare effettivamente conveniente. Il referendum – che dovrebbe ovviamente arrestare l’iter verso la firma del contratto con la ditta esecutrice delle opere – è un importante strumento che consentirà ai cittadini di esprimere la propria idea su un tema significativo e coinvolgente il futuro di Gorizia. Da sottoscrivere e proumuovere con convinzione.
Rispondi