Se il sindaco Romoli ritiene che il sottoscritto faccia disinformazione, non ha che da smentirmi con i fatti. In consiglio comunale, a nome del Forum per Gorizia, ho più volte chiesto lumi sulla tempistica del park di via Manzoni, senza mai ottenere un dato certo. Del resto mi sembra che nemmeno nell’intervento di ieri sul giornale il sindaco sia stato in grado di darne.
Giova allora, proprio per non fare disinformazione, ripercorrere qualche tappa della vicenda, solo le più significative tra le tante puntualmente registrate dal Piccolo.
Roberto Covaz (23.10.2009) notava che se ne parla dal dicembre 2002. “Sette anni buttati via per una struttura vitale per il centro cittadino”, notava, ricordando che a Monfalcone il “fast-park” all’Ansaldo si è fatto in tre mesi, dal luglio all’ottobre del 2003. Sarà anche brutto, ma intanto c’è, concludeva.
Anche per via Manzoni, nel 2007, sembrava ormai fatta. Il centrosinistra con l’assessore Crocetti aveva espletato la procedura e lasciato al successore il project-financing già bello e pronto. Cito dal Piccolo del 14 settembre 2007, a firma di Luigi Turel: “È avanti tutta verso il parcheggio a sette piani, due dei quali interrati, nel piazzale di via Manzoni da realizzare a costo zero per l’Amministrazione comunale. Entro il 5 novembre il promotore nonché gestore di quest’opera, l’associazione di imprese tra la Carletti Virginio di Cervignano e la Andreola Costruzioni generali spa di Loria (Treviso), e il Comune sottoscriveranno il contratto. Poi il gruppo avrà sette mesi per ultimare la progettazione: tempi questi che saranno «limati» in quanto gli imprenditori hanno tutto l’interesse ad aprire quanto prima il cantiere (i tempi di ultimazione dell’opera sono stabiliti in quindici mesi).” Tutto lasciava prevedere l’apertura del parcheggio per l’autunno 2009.
Ma un mese dopo (Il Piccolo, 22 ottobre 2007) interviene il neo-assessore ai lavori pubblici nonché sindaco Romoli. “Mi auguro che l’ecomostro possa ridurre il suo impatto”, dichiara a Francesco Fain e difinisce l’opera “davvero grande e sproporzionata per quella zona di Gorizia”.
Stop alla firma della convenzione, trattativa con il privato per una bozza d’accordo di cui il Piccolo ci da conto il 18 marzo 2008: il parcheggio sarà più basso, solo due piani fuori terra, anziché 4, con una parziale riduzione di posti auto (da 496 a 429), ma con una lievitazione dei costi: un milione 910 mila euro, da aggiungere ai 7 milioni 176 previsti a fronte di una concessione trentennale.
Da allora, più volte in consiglio comunale abbiamo sollecitato notizie ma senza ottenere dati certi. Li abbiamo però avuti a mezzo stampa il 25 novembre 2009 con una nota dell’ufficio stampa del Comune che annunciava entro 3 mesi l’avvio dei lavori per il park sulla base di un progetto nuovamente rivisto e corretto: 403 posti auto per un costo complessivo stavolta ridotto a 7 milioni 166.
Poi più nulla. Consiglieri comunali, giornalisti, cittadini comuni che si chiedono che fine abbia fatto il progetto.
Ora apprendiamo, non senza sconcerto, che se lo chiede anche il sindaco e scarica la responsabilità sui privati che non si fanno vivi. Ma hanno un indirizzo, un numero di telefono, un’e-mail, questi privati?
O non sarà che fatti quattro conti l’investimento non conviene più, soprattutto considerata la nuova linea politica dell’amministrazione in materia di viabilità? Il progetto originario partiva dalla previsione di andare a sostituire gli stalli a pagamento che sarebbero stati eliminati in Corso Italia per lasciar spazio alla pista ciclabile. Ma questa amministrazione vuole le ciclabili sui marciapiedi e non ne vuole sapere di togliere posti macchina.
Avessi dei soldi da investire in un parcheggio multipiano, ci penserei su.
Marko Marinčič
Ma chi è che fa "disinformazione"? In ogni caso il Forum – si sa – "strumentalizza" e solleva critiche e obiezioni "fino alla nausea".
Ipse dixit