Si riceve dai comitati locali per l’acqua e volentieri si pubblica:
La Confindustria e Mineracqua hanno comprato, spendendo molti soldi, pagine di giornali nazionali per denigrare sostanzialmente la qualità dell’acqua del rubinetto. Certo, consigliati dai loro uffici legali, si sono tenuti lontani da evidenti falsità, ma il loro modo di presentare la cosa è comunque fazioso e inaccettabile. Anzi è addirittura scandaloso che si induca il pubblico a diffidare della “sua” controllatissima acqua, dell’acqua delle “sue” sorgenti, per promuovere l’interesse di coloro che in tutta Italia si impossessano praticamente gratis
dell’acqua, che è di tutti, per venderla in bottiglia.
Si fa intendere che l’acqua del rubinetto per diventare potabile debba essere disinfettata con il cloro. Non è vero. Il cloro ha tutt’altra funzione. Si fa intendere che l’acqua del rubinetto può essere erogata anche senza rispettare i parametri di legge: non è vero! Invece la più nota acqua in bottiglia italiana ha più del doppio dei solfati consentiti ed è comunque in commercio. Si lascia intendere che l’acqua del rubinetto sia qualcosa di diverso dall’acqua minerale: è la stessa acqua. Tutte le acque sono minerali, e la loro mineralità si misura dal Residuo Fisso. La nostra acqua per esempio ha un RF di 311. E’ oligominerale. Ce ne sono in bottiglia di più povere (loro dicono di sè stesse ” più leggere”) e di più
pesanti (loro dicono di sè stesse “più ricche”), perchè il nome alle cose purtroppo lo dà chi ha più denaro per poterlo imporre. La nostra acqua ha un contenuto di sodio che è meno della metà di quell’acqua in bottiglia che un’ossessionante pubblicità promuove come “iposodica”. Insomma proporre l’acqua in bottiglia al posto di quella di rubinetto è come pubblicizzare il latte in polvere per i neonati al posto di quello della mamma. Dovrebbe essere vietato per legge. Gli acquedotti spendono i loro soldi per assicurare e migliorare il servizio, Confindustria e Mineracqua invece li spendono per espandere e consolidare la già poco virtuosa tendenza degli italiani, primi in Europa e tra i primissimi al mondo, a consumare acqua in bottiglia (magari di plastica) quando in realtà non ne avrebbero alcuna necessità. Una tendenza creata ad arte da una strabordante e continua pubblicità,
seconda per volume d’affari solo a quella degli automobili. Alla quale purtroppo noi non abbiamo i mezzi per controbattere adeguatamente.
Alessio Alessandrini
Presidente di Acque del Basso Livenza S.p.A.
Servizi idrici integrati interregionali
Da un vasto sondaggio condotto a livello personale ho riscontrato che la gente non è che beva l'acqua minerale per le sue proprietà terapeutiche (contenuto di sodio,minerali vari, calcio magnesio ecc.)ma semplicemente per il pizzicorino e il gusto delle bollicine prodotte dall'anidride carbonica addizionata all'acqua. Bottiglie di plastica o no! Quindi…
(circa 1000 persone)
Concordo senz'altro sul fatto che l'acqua del rubinetto (almeno qua a Go.)è di ottima qualità