Nel corso del prossimo consiglio comunale che si terrà il 29 e 30 novembre sarà discussa la mozione proposta dal Forum per Gorizia che impegna il sindaco a fermare l’iter dei lavori finalizzati alla costruzione degli ascensori da piazza Vittoria al Castello di Gorizia: è molto probabile la convergenza sul voto di numerosi esponenti dell’attuale maggioranza con quindi un possibile eclatante risultato a sorpresa.
Nel corso dell’assemblea pubblica che si terrà il prossimo martedì 23 novembre alle ore 17.30 nella sala del Consiglio Comunale sarà inoltre illustrato il documento con il quale due “garanti” hanno negato ai cittadini la possibilità di esprimere il loro parere in un referendum consultivo: lo stesso terzo garante, la Difensore Civico comunale, dopo aver votato in controtendenza ritenendo non sussistere alcun impedimento di legittimità, non ha esitato a definire le motivazioni addotte alquanto discutibili.
Dopo una breve storia dell’ormai ultra annosa vicenda saranno presi in esame argomenti funzionali a ulteriori passi nella lotta contro un inutile e dannoso sperpero di denaro pubblico.
La decisione di utilizzare i soldi del Millennio per la costruzione dell’ascensore contrasta con l’articolo ad hoc della finanziaria regionale 1999 nella quale si parla di “riqualificazione dell’accesso a Borgo Castello”: è evidente che la risalita meccanica non avrà nulla a che fare con il Borgo Castello bensì al massimo esclusivamente con il castello.
Senza una riqualificazione turistica e senza un’adeguata offerta culturale il Borgo e il Castello non saranno certamente una meta attraente: la pluricitata funicolare di Lubiana trasporta ogni anno oltre 250mila persone che possono assistere a 450 eventi culturali nell’area del castello; Gorizia per il momento non prevede più di 20 eventi significativi e l’erigendo ascensore non si prevede trasportare più di 20mila persone, il che significa una media di 50 al giorno, circa 5 all’ora!!!
Il colle del castello ha una configurazione geologica molto particolare ed è già di per sé un gioiello storico e naturale: è indispensabile rilanciare la necessità di un vincolo ambientale a tutela di un paesaggio che risulterebbe gravemente ferito dalla trincea della risalita meccanica. Inoltre sarebbe necessario realizzare delle perizie archeologiche per cercare eventuali reperti in grado di testimoniare una possibile forma di insediamento umano precedente il 1001 e l’edificazione delle costruzioni medievali.
In sintonia con coloro che hanno sostenuto finora l’istituto democratico dei referendum, l’assemblea di martedì affronterà anche le prospettive relative alla difesa del diritto ad esprimersi dei cittadini che vogliono partecipare alla gestione della cosa pubblica.
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