Un commento di un lettore di questo blog ci ha incuriositi. Anche a Rivoli, un paese in provincia di Torino di circa 40.000 abitanti, l’amministrazione aveva deciso di costruire una risalita meccanizzata alla scarpata, consistente in una scala mobile lunga 30 metri che collegava il centro storico con il museo sul colle. Un’opera molto meno invasiva dei tre ascensori goriziani, ma che si è rivelata ugualmente inutile. Curioso che il sindaco di Rivoli abbia portato a suffragio della sua ferrea determinazione il fatto che l’opera, del costo di due milioni e mezzo di euro, simile cioè ai costi goriziani, oltre che ad aumentare il flusso turistico, avrebbe dovuto essere assolutamente fatta, pena ”la perdita dei contributi che bisognava restituire alla regione e che sarebbero andati per la ristrutturazione di Residenze Sabaude” di altre città piemontesi. I cittadini di Rivoli hanno però potuto svolgere su questo argomento un referendum che ha espresso un giudizio negativo sulla realizzazione della risalita. Tuttavia, essendo il risultato semplicemente consultivo, il sindaco è andato avanti e sul sito del Comune si può ammirare l’opera pubblica realizzata, ma che non ha dato gli esiti sperati: essa è praticamente inutilizzata, l’afflusso turistico e il ritorno economico sono pari a zero. Il lettore di Rivoli ci augurava di avere più successo dei suoi concittadini. La curiosa vicenda non è però isolata: pare che le risalite meccanizzate vadano di moda nel nostro povero paese. Guardare Internet per credere. Come mai tutti i sindaci hanno le stesse idee? Non può essere una questione solo politica di modello di sviluppo, perchè il sindaco di Rivoli è di centro sinistra. Una faccenda davvero misteriosa. Non vorremmo che richiamasse, almeno sotto certi aspetti, quella dei “semafori intelligenti” disseminati sul territorio nazionale che hanno dissanguato in passato le tasche dei goriziani. Auspicabile sarebbe che prima di iniziare l’opera si analizzassero meglio costi e ricavi della stessa.
adg
oppure è l'europa che dopo le rotonde vuole le rotatorie; non sarebbe strano, solo che chi ci guadagna forse non è italiano. Triste il fatto che non riusciamo a difendere il nostro territorio che va a pezzi, oppure è invaso da strutture inutili come il conference center.