Nella giornata di ieri giovedì 4 novembre si sono riuniti i rappresentanti delle organizzazioni promotrici della richiesta di referendum per l’ascensore al Castello, al fine di valutare la decisione del Comitato dei Garanti del referendum che a maggioranza (2 voti ad 1) si è espresso per la non ammissibilità del referendum stesso. In particolare, i promotori delle iniziativa referendaria rilevano come, sulla base delle motivazioni addotte, venga di fatto esclusa l’azione referendaria su ogni provvedimento dell’Amministrazione Comunale che trovi riscontro in una precedente “delibera di bilancio” in cui di norma si sostanzia l’azione amministrativa del Comune, in particolare per i lavori pubblici. Fanno altresì notare come anche formalmente il quesito non chiamasse in causa alcuna delibera di bilancio ma esclusivamente la realizzazione del meccanismo di risalita mediante ascensore da Piazza Vittoria al castello.
Rilevano, poi, come i garanti, a maggioranza, abbiano motivato il loro giudizio di inammissibilità non esclusivamente ed unicamente con motivi di legittimità, come espressamente previsto dalle norme in vigore, ma per ragioni di merito, allorchè testualmente rilevano come “il quesito referendario interviene in una fase del procedimento oramai assai avanzata …”. E ciò in palese contrasto con il testo letterale dell’art. 81, comma 3 dello Statuto comunale.
Circa poi la asserita “efficacia abrogativa del quesito referendario di provvedimenti amministrativi già adottati ed esecutivi e non semplicemente consultiva”, tale argomentazione pare del tutto insussistente poiché il risultato del responso referendario non è in alcun modo vincolante per l’amministrazione ma – appunto – solo di carattere consultivo.
Alla luce di quanto sopra, e nell’esprimere grande apprezzamento per le argomentate motivazioni addotte a favore dell’ammissibilità da parte del Difensore Civico avv. Elena Grossi, i promotori dell’iniziativa referendaria hanno concordemente deciso di valutare, anche sotto il profilo dell’opportunità politica, l’approfondimento di un eventuale ricorso in sede di magistratura civile con professionisti legali, stante anche la recentissima sentenza favorevole al ricorso a suo tempo presentato dai rappresentanti del Partito Radicale goriziano in materia di referendum comunali.
Si è altresì deciso di promuovere, in tempi brevi, una iniziativa pubblica per coinvolgere i tantissimi cittadini goriziani, di destra, centro e sinistra, che hanno voluto sottoscrivere la petizione prima e la richiesta referendaria poi, scegliendo così la via della partecipazione e della responsabilità individuale. A tutti loro va il nostro grande e sentito grazie.
Forum per Gorizia, Movimento 5 stelle, Partito radicale, Rifondazione Comunista
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