Dopo le dichiarazioni del consigliere regionale Franco Brussa apparse ieri sulla stampa, pare evidente che nel Pd isontino si è aperta – in vista della prossima scadenza elettorale in Provincia – la guerra per bande, con buona pace di chi voleva mantenere sottotraccia i corposi contrasti che agitano il partito democratico almeno sino alla prossima scadenza del 7 gennaio, data in cui il partito dovrebbe finalmente scegliere il suo candidato o – in alternativa – optare per le primarie. Ora, tralasciando per un momento ogni considerazione di opportunità circa le dichiarazioni del consigliere Brussa, colpisce come a qualche giorno di distanza di una lunga e articolata intervista a Marino De Grassi, in cui l’esponente del centrodestra argomentava – del tutto legittimamente dal suo punto di vista, in qualità di potenziale avversario politico – le deficienze e le insufficienze della giunta Gherghetta (peraltro, lo ha fatto anche ieri in un articolo di mezza pagina sul nuovo piano scolastico), l’influente consigliere monfalconese dichiari la sua predilezione per il sindaco uscente Pizzolitto, avendo cura di specificare che “Gherghetta non sempre è stato all’altezza”. Se stessi con il centrodestra direi: “Vedete, elettori isontini, anche nel centrosinistra invitano a non votare per Gherghetta” e, compunto, ringrazierei sentitamente. Ma quello che più mi colpisce dell’indecente pantomima del consigliere Brussa è quando perentorio afferma, dopo aver specificato che – avendo in mente Pizzolitto – “il prossimo presidente della provincia debba essere una persona di un certo spessore politico, in grado di farsi ascoltare e di interpretare al meglio le istanze di questo territorio” (sic), che gli sarebbe piaciuto che “Gherghetta condividesse un percorso di questo genere e invece lui si è sentito messo in discussione. E a me questo dispiace”. Insomma, tutto secondo la miglior tradizione dei gesuitici “colli torti”, che non so se Brussa ha frequentato in gioventù. Infine il nostro, forse temendo di essersi spinto troppo avanti, riconosce a Gherghetta la possibilità di “toccare con mano il riscontro del partito e della coalizione”, se le primarie ci saranno. Con l’intento di evitarle, le primarie, il Pd isontino con il beneplacito del Pd nazionale ha indetto un sondaggio circa il gradimento di quattro possibili candidati: Gherghetta, Pizzolitto, Fabbro e Portelli. Il risultato è stato perentorio: nettamente primo e con largo margine, stando alle notizie di stampa, Enrico Gherghetta. E allora credo proprio che le primarie si faranno. Infine un’ultima considerazione circa l’attivismo di Brussa e compari: sono, guarda caso, una cerchia allargata di coloro che a suo tempo a Gorizia affondarono l’amministrazione Brancati con “fuoco amico”. Lo ha affermato anche anche il potenziale candidato del centro destra Marino De Grassi, e ciò credo basti.
Dario Ledri
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