Insomma, in sostanza la situazione è la seguente.
Sono iniziati i lavori per la costruzione degli ascensori, sulla base di progetti che la cittadinanza – tenuta completamente all’oscuro – ha potuto conoscere esclusivamente grazie all’intraprendenza del Forum per Gorizia. Non si sa quanto il tutto costerà, non si sa se si reperiranno i soldi per realizzare le cabine, non si sa quanto graverà ogni anno la gestione (il sindaco ha prodotto come documento scoop un’arciconosciuta informale nota di massima delle spese datata dicembre 2004!!!), non esistono proiezioni (“impossibili”, sostiene Devetag) sul beneficio che gli ascensori potranno portare in termini di numero di turisti, non si capisce come un impianto che risale la torretta nord del castello possa portare qualche vantaggio al Borgo Castello ben distante a sud, non esiste un programma di riqualificaszione culturale del maniero, non c’era finora alcun motivo che impedisse l’interruzione dell’iter, non c’è neppure la sicurezza che il tutto si possa realizzare (così si è espresso niente meno che l’impresario il quale – in una conferenza stampa congiunta con il sindaco Romoli – ha quantificato in tre quattro mesi il tempo necessario a comprendere se il progetto può essere realizzato!)…
In queste condizioni, con un consigliere comunale pdl che ha dichiarato le posizioni del sindaco “approfondite e esaustive”, la maggior parte dei consiglieri comunali ha respinto la mozione che chiedeva di ascoltare il parere dei cittadini con una consultazione tesa ad evidenziare ciò che è ovvio: c’è un’ampia e trasversale opposizione a un progetto che deturperà in modo grave il colle, che dilapiderà le casse del Comune e che non si sa neppure se potrà essere portato a termine.
Sorprendente tra le altre la dichiarazione del di solito equilibrato assessore Pettarin che afferma che “a fronte di 650 firmatari ci sono altre migliaia che non hanno firmato”, facendo finta di non sapere che quelle sottoscrizioni, raccolte in due giorni, erano il triplo di quelle richieste affinché il quesito del referendum consultivo ad hoc fosse esaminata dai famosi “garanti” (due su tre dei quali l’avrebbero poi bocciato).
Davvero è difficile capire le motivazioni di questo accanimento nella realizzazione di un’opera che letteralmente non ha “né capo né coda”. Comunque, dopo il voto di ieri – 20 contro la mozione, 11 a favore e 5 astenuti (questi ultimi “ridotti a più miti consigli” dopo le roboanti parole di contrarietà sui quotidiani) – i cittadini sanno e sapranno chi ringraziare.
E' difficile da capire l'accanimento sull'ascensore? Forse esso va inserito in un quadro più vasto. Certo è che lo stanno facendo anche in altre parti d'Italia (ricordiamo i T red) e che sui lavori pubblici gli interessi di altri soggetti possono esistere ed essere corposi. Comunque alcune cose si sono capite. a) dopo la rescissione del contratto con Luci il sindaco avrebbe potuto rinegoziare il tutto e non lo ha fatto b) la penale, lo ha detto Romoli, sarebbe 200 mila euro. Pagassero! E' certo meglio che tenersi il manufatto che non sarà finito, perchè mancheranno le cabine non finanziate 3) il sindaco decide di non consultare la popolazione, nonostante siano passati 12 anni dal progetto originario e 8 dall'ultima discussione in aula ed il mondo sia cambiato 4) il sindaco come preventivo dei costi di gestione porta una carta del 2004! Si può mandare avanti un progetto con costi risalenti a sei anni prima? 5) tutte le chiacchiere sui soldi di Piazza Vittoria che dovevano essere restituiti sono smontati di ogni fondamento. Le logiche da azzeccagarbugli a corrente alterna sono state spazzate via.La discussione in aula: malinconica e mortificante. Stringe il cuore vedere alcuni giovanotti nel pieno del vigore intellettuale, fare gli yes men dicendo che il sindaco "parla in modo profondo", quando davanti alle nostre previsioni,il primo cittadino, invece di fornire i dati, tocca ferro o fa le corna. Questa è la classe politica, questi i nostri giovani talenti.Di sicuro c'è un fatto: i lavori sono decollati dopo le nostre proteste. Evidentemente BISOGNA farli.Ma ci sono ancora altre strade, la cosa non finisce qui di sicuro. Di certo siamo almeno riusciti a far capire di chi è la responsabilità di quanto accadrà. Sono stata irrisa (non c'è educazione neppure verso le signore) quando ho parlato di opera faraonica. Ho ricevuto critiche anche fuori dall'aula. Come paragonare Cheope, Chefrene e Micerino, la loro utilità e bellezza, con il brutto progetto dei tre ascensori? Chiedo scusa ai faraoni, il paragone era del tutto improprio.adg
Due sole domande, perchè l'insistenza nel farlo a tutti i costi? Ai lettori tutte le possibili risposte e visti i tempi tutte le possibili ipotesi. 200 mila euri di penale sono tanti,ma quanto di più si pagherà nel futuro come indebitamento collettivo? Non sarebbe meglio, visto le infinite incognite, investire i fondi a disposizione pre rendere bella la città a partire dagli innumerevoli palazzi storici attualmente in totale degrado. Mi vengono i mente i giovani del centro sociale che, sul ponte di Piuma, cercavano a proprie spese di recuperare uno di questi palazzi e luogo storico(vi ricordate la prigione dei fascisti?), per farne un o spazio di aggregazione e di cultura?
E noi stiamo dietro l'illusione che un'ascensore possa portare a Gorizia più turisti di quanto ne vengano adesso, senza pensare alla bellezza del salire al castello a piedi, molto più interessante del farlo in una cabina.