Un confronto serrato sulla linea politica e non un valzer sulle candidature. Questo è ciò che il tavolo programmatico della Sinistra isontina riunitosi giovedì sera a Gradisca chiede al Partito Democratico provinciale. Gli esponenti dei partiti e movimenti politici, dopo aver avviato già da qualche mese un percorso comune, osservano con preoccupazione l’attivismo mediatico di alcuni autorevoli rappresentanti del centro sinistra e invitano a un urgente momento di dialogo e chiarificazione.
Se il centro sinistra e la sinistra vogliono essere realmente alternativi devono distinguersi dalle destre sia sul merito dei programmi che sul metodo delle decisioni.
Ad esempio non è possibile che si parli di elezioni primarie o addirittura di nomi più o meno illustri prima di comunicare agli elettori un’approfondita valutazione politica dell’operato dell’amministrazione uscente.
Se il Partito Democratico o una parte significativa della coalizione ritiene esaurita l’esperienza della Giunta Gherghetta è necessario chiarire assieme agli altri settori della costituenda coalizione le motivazioni di tale giudizio negativo; soltanto dopo aver dibattuto le evidentemente importanti cause politiche che potrebbero portare a sfiduciare l’amministrazione attuale si dovrebbe affrontare la questione delle candidature sostitutive.
Senza una spiegazione di ordine autenticamente politico, la girandola di nominativi “sparati” finora dalle colonne dei quotidiani locali suscita l’impressione di un mercato delle poltrone piuttosto che della ricerca del miglior modo possibile di servire il bene comune dei cittadini.
Per questo motivo il Tavolo invita i rappresentanti di tutto il CentroSinistra a un incontro da tenersi nei prossimi giorni dove cercare insieme una risposta alla domanda previa a qualsiasi altro passo di un’eventuale coalizione: “Qual è il bilancio politico dell’amministrazione Gherghetta? Il presidente e i suoi assessori hanno corrisposto alle aspettative dei cittadini della Provincia?”
Se questa verifica fosse positiva allora non avrebbe alcun senso l’avventura delle primarie e non ci sarebbe altro da fare che condividere il programma del secondo mandato; se emergesse in quella sede collegiale una questione politica e un giudizio negativo chiaramente motivato, sarebbe a quel punto necessario andare alla ricerca di soluzioni alternative, anch’esse da condividere insieme.
Evitare questo interrogativo significa riproporre il solito teatrino che ha provocato una crescente disaffezione al voto e alle sempre meno considerate regole minime della democrazia partecipata.
Il Tavolo programmatico della Sinistra Isontina: Forum per Gorizia, Sinistra Ecologia Libertà, Federazione della Sinistra (PRC)
Rispondi