“Da Bruxelles via Lubiana a Nova Gorica sono arrivati 1,8 milioni di euro per il museo del ‘900”, così titolava il Piccolo di sabato 11 dicembre. E da Bruxelles via Roma a Gorizia non è arrivato assolutamente niente: niente per la benzina di zona franca, niente per le multe, ancora assolutamente niente per il Gect, e tutto questo niente nonostante i continui viaggi a Roma del Sindaco Romoli, prima durante e dopo la sua campagna elettorale. Ora la vicenda del “museo del ‘900”, a nulla sono valse le insistite richieste del Forum per un riutilizzo in chiave museale delle casermette del Rafut e di San Pietro che narrassero la storia di questo confine, inserendo la realtà goriziana in un circuito a cavallo del confine con le contermini realtà del piccolo, ma bellissimo, museo alla Transalpina e del Goriski Muzej di Kromberk. A Nova Gorica lo realizzano, a Gorizia – sotto la sapiente e lungimirante regia dell’Assessore alla Cultura Antonio Devetag, il nulla. Anzi no, proseguono indefinitivamente i lavori per il museo dell’Arcidiocesi che doveva essere pronto a maggio e poi, con giuramento dell’Assessore, entro settembre. Senza, peraltro, specificare l’anno, infatti siamo a metà dicembre e i lavori continuano … indefinitivamente. Cosa poi ci metteranno per riempirlo, resta tutto da vedere. Ma tant’è, sindaco e assessore incarnano la “giunta del fare”.
Dario Ledri
ma questo è niente! diffonderò la relazione del dell'assessore alla cultura che parla della "mirabile vista che i turisti godranno dalle vetrate dell'ascensore". Sotto, con i commercianti di piazza vittoria, il nostro ha in mente di creare un iper mercato open hair. Mai come quest'anno la lettura del bilancio è stata esilarante. chi crede che siano aridi numeri, si ricreda: c'è da sbellicarsi.