I cosiddetti “voucher” messi a disposizione dal Comune per la distribuzione di materiale informativo avevano l’evidente finalità di favorire con un piccolo contributo persone disoccupate, in mobilità, in difficoltà oppure giovani tra i 16 e i 24 anni in attesa del primo lavoro.
Una sessantina di domande, vagliate a quanto pare con l’unico assurdo criterio “chi prima arriva bene alloggia”, e nove assegnazioni di lavoro e annessi duecento euro. Fin qua niente da dire, se non che ovviamente le regole dovrebbero favorire coloro che ne hanno maggiormente bisogno e tenere conto dei redditi familiari.
In Consiglio Comunale la sorpresa: il consigliere Zotti “denuncia” che tra i nove prescelti quattro sono figli di funzionari comunali, uno addirittura di una “posizione dirigenziale”.
Come si suol dire, “tutto a posto niente in ordine”: intanto balza a tutti evidente che chi lavora in Comune ha maggiori probabilità di individuare bandi e scadenze; soprattutto fa girare la testa dallo stupore un dirigente (circa 100mila euro all’anno!) che ritiene “morale” l’assegnazione del voucher a un proprio figlio a carico, gramo contributo sottratto a chi per logica ne aveva diritto e bisogno.
Due domande: chi ha emanato un bando senza regole, precedenze e priorità? Chi era a conoscenza dei fatti e non ha fatto nulla per impedire che si verificassero?
questo è un vero e proprio scandalo ai danni di quei poveri di cui si parla tanto per i quali 200 possono essere importanti. Scandaloso se qualcuno ha avvertito i figliuoli di fare domanda in tempo per essere i primi e dunque essere assunti, scandaloso che si assumano figli di dirigenti, scandaloso che si sia saputo così, scandaloso se qualcuno oserà fare qualcosa contro zotti se questo ha detto la verità. Chi è dirigente può pagarsi fior d'avvocati, il pubblico dipendente no. Il sindaco deve dare un segnale pubblico e forte su questo episodio, altrimenti la macchina comunale rischia di finire nel fango.
Tutto giusto, tutto vero: la denuncia,l'indignazione, la richiesta di chiarimenti. Ma perchè il tutto non resti confinato nei "giochini" della politca sarebbe bello che i GIOVANI, QUELLI ESCLUSI E QUELLI CHE NEMMENO HANNO PARTECIPATO PERCHE' NON A CONOSCENZA FINALMENTE SI INCAZZASSERO DI BRUTTO. 200 euro sono una miseria ma danno la misura dell'avidità di chi si sente in grado di fregare l'altro, anche se quest'ultimo ne ha bisogno. Sembra la realizzazione del vero sogno berlusconiano ovvero del Marchese del Grillo: "perchè io so' io e voi nun siete un cazzo".