Non più tardi di ieri l’ing. Ranalletta, direttore dei lavori sul colle del Castello, rassicurava i goriziani confermando il rigoroso rispetto dei tempi e confermando pure che i lavori proseguivano secondo il crono programma. Insomma, tutto sotto controllo e nessun intoppo. Oggi, di contro, la dichiarazione che sul colle sotto appena 50/70 centimetri di terriccio sono stati rinvenuti tre ordigni bellici, di cui due inesplosi, risalenti alla prima guerra mondiale. Si resta a dir poco esterefatti a scoprire che il rinvenimento dei due proietti inesplosi risale a numerosi giorni addietro e di cui si è obbligatoriamente data notizia ai Carabinieri, al Genio Militare e anche alla Prefettura. Ma si resta ancor più stupefatti nel rilevare che il sindaco- assessore ai lavori pubblici Ettore Romoli, che crediamo sia stato altrettanto tempestivamente informato del ritrovamento, non ha ritenuto di darne notizia per tempo ai cittadini mettendone – tra l’altro – a repentaglio la sicurezza. Oggi, dunque, tocca all’ing. Ranalletta osservare compunto “che l’area del castello è stata oggetto di massicci bombardamenti durante il primo conflitto mondiale, quindi non possiamo escludere la presenza di altre bombe anche inesplose” (sic). Davvero una novità sconvolgente: si scopre che Gorizia e il suo castello sono state oggetto di “massicci bombardamenti” durante la prima guerra mondiale e che c’è la concreta possibilità cha altri proiettili d’artiglieria si possano rinvenire allorchè si proseguirà negli scavi! E allora sovviene quanto a suo tempo sostenuto dalla ditta Luci, quella con cui si è provveduto a risolvere il contratto, quando aveva insistentemente richiesto la bonifica integrale del colle da eventuali residuati bellici. Il direttore dei lavori si preoccupa poi, giustamente, di richiamare l’attenzione circa il divieto agli estranei di intrusione nell’area dei lavori vista la potenziale pericolosità, ma allora sarebbe stato opportuno farlo fin dalla data del rinvenimento e non a distanza di due settimane. Altrimenti sorge il fondato sospetto che il divieto serva unicamente ad impedire l’eventuale testimonianza fotografica di ulteriori reperti del passato, prossimo o remoto. In ogni caso, la notizia di oggi testimonia l’assoluta irrilevanza per l’amministrazione comunale del pericoloso ritrovamento perché diversamente si sarebbe premurata di darne – quanto meno – tempestiva notizia.
Forum per Gorizia
oltre a questo c'è un'altra osservazione da fare: il problema era già stato segnalato dalla ditta Luci e pare che questo sia stato alla base della crisi dell'appalto in quanto per sminare un colle ci vogliono esperienza e soldi. la ditta è stata informata di questo? Gli operai che ci lavorano sanno di camminare su campi minati come in Sierra Leone? Ha senso tutto questo? La stampa adesso tira furo le leggi e la loro interpretazione: ricordo ai giornali che tutto quello che c'era da sapere l'abbiamo detto pubblicamente in assemblea. I lavori dell'ascensore non servivano e i soldi potevano essere usati diversamente. Adesso siamo ancora in tempo ad evitare rischi economici e costi umani. Fermiamo l'assurda ostinazione di romoli e c.
ma i goriziani no legge questo forum? metemolo anca su fb, allora
eco là … fat su fb un gruppo: "amici del colle", pal moment solche critiche de chi no lege al forum parchè "chiaramente schierato"