Voglio cogliere il caloroso “appello alla moderazione e a riempire di contenuti le polemiche seriali” con cui Roberto Covaz chiudeva l’articolo a proposito dell’ascensore al Castello, mentre invece invitava a “ragionare e a chiedersi: perché questa polemica?”. E allora provo a ragionare. Per prima cosa non mi pare buon viatico alla discussione osservare che se i goriziani “indignati” sono circa mille (in realtà poco più di 650 sottoscrittori coinvolti in pochissimi giorni) quelli – che per Covaz “indignati” non sono – sono i restanti 35 mila cittadini. E’ la stessa logica che fa dire che rispetto alle centinaia di migliaia di manifestanti per qualsivoglia causa i restanti 60 milioni di italiani sono contrari. In tutta onestà mi pare una osservazione di ben poco peso.
Ma entriamo nel merito: dice Covaz che non si tratta di una questione ambientale e cita le pessime condizioni di via Franconia e del parco dimenticandosi, peraltro, di individuare le responsabilità di tali disastri non necessariamente imputabili solo all’attuale amministrazione ma magari estensibili a quella precedente e a quelle ancora precedenti (nonostante le realizzazione, a suo tempo, del percorso attrezzato). Ma credo sia evidente a tutti che si tratti “anche” di una questione ambientale: è sufficiente guardare il colle del Castello dalla sottostante piazza: anche se le attuali essenze non sono di pregio e successivamente si provvederà ad una nuova piantumazione, lo sfregio resterà evidente. Ma non è questo il punto nodale del contendere. I punti veri sono le due considerazioni successive che Covaz propone: da un lato le dichiarazioni del sindaco, prese per buone, circa l’obbligo di realizzazione di “quell’impianto di risalita” pena la restituzione dell’intero finanziamento e dall’altro la scarsa (o nulla?) convinzione circa la vocazione turistica della città che avrebbero i sostenitori del Forum.
Ebbene, sul primo punto è sufficiente osservare che l’amministrazione ed il suo sindaco ripetutamente invitati, sia in sede di Consiglio Comunale che in tutte le altre pubbliche manifestazioni organizzate dal Forum, a produrre uno straccio di documento che attestasse l’obbligatorietà della restituzione dei finanziamenti in presenza di soluzioni diverse rispetto alla realizzazione dell’ascensore, mai hanno prodotto tale documentazione vincolante, per il semplice motivo che in luogo dell’ascensore (per il quale mancano comunque i necessari finanziamenti per l’acquisto delle cabine) nulla vietava che si individuasse un altro, e più consono, sistema di risalita. Circa poi il fatto che il Forum non creda alla vocazione turistica della città la consideriamo come “una piccola e utile provocazione”: sono sufficienti le proposte per l’utilizzo in chiave storico-turistica delle postazioni confinarie del Rafut e di San Pietro, della realizzazione di un museo diffuso del Novecento in stretta collaborazione con il Goriskj Muzey di Nova Gorica a cavallo del confine, le iniziative condotte in collaborazione con l’associazione degli Amici di Isonzo-Soca partendo dal Castello di Gorizia per giungere al museo di Kromberk, le pressanti richieste all’assessore Devetag per l’utilizzo, anche in chiave novecentesca, dell’assai futuribile spazio museale di via Santa Chiara, le proposte della consigliera Digianatonio per fare di Gorizia, del suo territorio e della sua storia complessa ed avvincente quale terra di frontiera tra il mondo latino, tedesco e slavo, una meta di un sempre più diffuso turismo scolastico. Se non bastasse, e per rispondere all’invito di Covaz di proporre una valida alternativa al futuro della città crediamo sia doveroso ricordare e riproporre gli inviti ad una sempre più stretta collaborazione con Nova Gorica in tema di università e di sanità transfrontaliera. E si potrebbe continuare, e lo ha fatto puntualmente ieri Andrea Bellavite, invece – e senza nessun intento polemico, se non nel doveroso richiamo – dobbiamo annotare che a quasi un anno di distanza dalla sottoscrizione del Gect, siamo, non in alto mare, ma in mezzo all’oceano. E, per dirla tutta, si vaneggia di una fantomatica “metropolitana leggera” tra Gorizia, Nova Gorica e Vertoiba che si estendono nel raggio di 2 o 3 chilometri! Oppure, nel campo sanitario abbiamo dovuto assistere alle perentorie dichiarazioni del sindaco Romoli che, alle disponibili dichiarazioni di collaborazione transfrontaliera per il punto nascita del direttore dell’ospedale di San Pietro, ha opposto la rivendicazione dell’italianità: “I bambini goriziani devono nascere in Italia”.
Ancora. solo due brevi osservazioni: il nefasto sfruttamento del territorio anche nella contermine Nova Gorica non ci rallegra per niente, ma il Forum opera a Gorizia, e poi due cose sbagliate non fanno una cosa giusta; dai parcheggi di Belluno, Perugia e Potenza si sale al centro storico, appunto, e non a un Borgo Castello quasi disabitato. Qui il paragone proprio non regge e circa poi la comodità, né a Potenza né a Perugia, gli “utilizzatori finali” degli ascensori devono prenderne tre per raggiungere l’agognata meta.
Insomma, dopo la puntuale ricostruzione dell’assessore Del Sordi delle vicende di un decennio e più, si può ben dire che l’ascensore lo voleva Valenti, lo voleva – fin da allora – Romoli, che in qualità di assessore regionale alle Finanze ha aperto i coroni della borsa, lo ha voluto poi Brancati e, alla fine, lo sta realizzando Romoli, omettendo – peraltro – di dire ai goriziani dove pensa di recuperare i soldi per le tre cabine e soprattutto come saranno coperti i costi, di anno in anno, della sua gestione e manutenzione ordinaria.
Dario Ledri
oggi ho letto che anche i boy-scout sono contro l'ascensore al castello. Si potrebbe dire che abbiamo ricreato la Santa Alleanza! GRANDE FORUM!!!
Da un punto di vista ambientale, "Un bosco abbandonato è una delle peggiori fonti di inquinamento" – tratta dell'articolo citato sopra del 31/01/11 – è stupefacente!
Nevio Costanzo