Sembra proprio che saranno ridotti i consigli di circoscrizione della città di Gorizia; tutti auspicano che siano salvaguardati almeno quelli che rappresentano zone particolarmente caratterizzate, molti suggeriscono proposte alternative. In ogni caso occorre interrogarsi sulla loro natura: si tratta di piccole palestre di democrazia rappresentativa o di “carrozzini” ultimo ingranaggio del carro del sistema burocratico? La risposta dipende dai reali “poteri” a essi attribuiti e incide sulla più ampia concezione della politica, intesa come “costruzione comune” della città realizzata attraverso la sinergia di diverse forme di partecipazione. Quando i cittadini sono considerati soltanto in quanto “elettori” è inevitabile da una parte l’allontanamento dall’interesse per la “cosa pubblica” dall’altra la moltiplicazione degli “affari privati”: e così la cosiddetta “scena politica” è occupata quotidianamente da scontri tra istituzioni, dove l’esercizio del controllo sancito dalla Costituzione diventa di fatto l’unico argine alla prepotenza del Potere. Quando invece percepiscono che il loro parere conta qualcosa nella determinazione delle decisioni che li riguardano allora può essere utile qualsiasi strumento di collegamento tra la comunità nel suo insieme e chi la rappresenta. Non si tratta di disputare su “gettoni di presenza” o su ulteriori costi per la collettività, ma di capire se i “parlamentini” hanno avuto qualche ruolo che non sia un’alzata di mano prima della seduta di bilancio nel periodo dell’attuale amministrazione Romoli; e se non è stato così, di verificare quanto essi siano stati in grado di coinvolgere e rappresentare le istanze di tutto il territorio. Così, a prima vista sembra che la “buona volontà” di presidenti e consiglieri ci sia stata un po’ ovunque, un po’ meno l’attenzione da parte delle locali “stanze dei bottoni”.
Romoli o Brancati i consigli di quartiere non se li è filati nessuno perchè di fatto non sono mai serviti a niente non avendo poteri e disponibilità operative. Da sempre sono stati la palestra per i politici in erba e megafoni dell'ultralocalismo di isolato. Se scompaiono in una citta di 35 mila abitanti nessuno li rimpiangerà.
marcinkus