Sarebbe interessante parlare anche di molto altro in città: dei negozi del nuovo purtroppo poco frequentato centro pedonale, davanti a gran parte dei quali è appeso il cartello “cedesi attività”; dei “centri” di via Terza Armata, a picco perché nessuno ha previsto il decremento dei clienti dopo la realizzazione del nuovo ingresso sud; dell’assessore Devetag che preconizza “140mila turisti all’anno” sulla base del suo non meglio motivato “penso che sarà così”; della crisi delle industrie locali e dell’impossibilità per i giovani di trovare un impiego fisso; delle buche incredibili e non segnalate che distruggono le sospensioni delle autovetture (vedi via Favetti, solo per portare uno dei mille possibili esempi), delle ridicole – e pericolose – ciclabili in via XX settembre e a Lucinico…
E invece tocca tornare sull’argomento ascensori al castello che – dicono i quotidiani oggi – il sindaco promette di presentare alla città: non c’è da sperarci troppo, la conferenza stampa “tra quindici giorni” è solennemente annunciata almeno da otto mesi, dalla fine di giugno. E poi a presentare gli ascensori ci ha già pensato il Forum, generando un comprensibile vespaio.
Ciò che suscita vero fastidio è che il sindaco torni sul “finanziamento degli ascensori avvenuto alla fine degli anni ’90 come condizione della riqualificazione della Piazza Vittoria”: ormai chiunque segue la vicenda sa che quel finanziamento non era affatto condizionato dalla realizzazione di alcuna “rialita meccanica”, bensì da una più generica “riqualificazione degli accessi a Borgo Castello”; e sa bene che dopo sei mesi di pressing per uno straccio di previsione sui costi di gestione il sindaco ha sventolato in consiglio comunale quella nota spese cui fa riferimento oggi, già nota e arcinota, risalente a oltre sette anni fa. Addirittura pensa di reperire i 750mila euro delle cabine attingendo al “tesoretto” (audite consigli di circoscrizione, audite operatori nel welfare, audite audite esponenti del mondo culturale!), ma su questo dice di non avere ancora le idee chiare.
Dunque, in sintesi: il finanziamento della fine degli anni ’90 non era riferito ad alcuna risalita meccanica, le cabine (solo queste più di 750mila euro) non si sa se e come verranno finanziate, non esiste una seria proiezione con caratteri scientifici riguardante i possibili benefici sul piano turistico, l’unica frettolosa previsione sui costi di gestione/manutenzione risale al lontano 2003 (inizio della famigerata Giunta Brancati)… Insomma, un lavoro faraonico avviato con un unica certezza, la mancanza di qualsiasi appiglio al quale aggrapparsi per giustificare la volontà di iniziarlo (senza sapere per il momento se ci sarà la possibilità di finirlo).
“Se pòl” l’ascensore, “no se pòl più” il resto…
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E allora veramente sorge spontaneo:perchè lo fa? Perchè a Gorizia si continuano a fare opere inutili (due centri commerciali, in via Terza Armata, dove già quelli che ci sono si lamentano, uno in via Boccaccio)o un ospedale nuovo già in crisi e adesso l'ascensore, usando i soldi dei consigli di quartiere per le strade? Insomma, dobbiamo essere noi a spiegare quello che succede in questa città, sempre più simile al resto d'Italia, o ce lo spiega chi amministra?
A proposito dei 140 mila "utilizzatori finali" potenziali di cui ciancia e vagheggia Devetag. Costoro rappresentano la versione moderna della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Tizio sale a Borgo Castello e attraversa la porta leopoldina: un visitatore. Lo stesso Tizio decide di visitare i Musei Provinciali: i visitatori dell'area salgono a due. Il medesimo Tizio decide di acquistare un biglietto per visitare il maniero: i visitatori potenzialmente interessati all'utilizzo dell'acensore diventano tre. Se poi sempre Tizio staziona alla Lanterna d'Oro allora i visitatori assommano a quattro. Il risultato finale poi si moltiplica per 2: et voilà, i potenziali utilizzatori ammontano a 140.000!
Una logica ferrea che presiede al concetto dell'alta matematica, anzi della aritmetica surreale propria del nostro assessore che, pealtro, si dimentica di conteggiare tutti i visitatori che saranno attratti a Gorizia dalla strumento di risalita meccanica al castello, sconvolgente novità del XXI secolo già pensata da Max Fabiani alla fine del XIX, e sicuro acceleratore del turismo e dell'economia goriziane, come più volte ribadito da Sindaco e giunta.
Eh sì, costoro rappresentano proprio bene la "giunta del fare", dimenticandosi di aggiungere però la parola "danni".
Donald Lam
Buonasera, parlo a nome dell'Associazione Arma Antica, non trovando un contatto e-mail per scrivervi privatamente lo facciamo qui, sotto lo sguardo di tutti, perchè i nostri intenti vogliono e devono essere chiari.
Dall'articolo del Messaggero Veneto di oggi (4 febbraio 2011) si evince che la riunione di lunedì 7 febbraio è stata in qualche modo indetta dal Forum.
Noi non vogliamo ASSOLUTAMENTE, IN NESSUN CASO, dover prendere parte politica in questa faccenda, già complicata di per se.
Non è infatti corretto che il nome dell'associazione compaia pubblicamente, soprattutto in una campagna smaccatamente politica, senza che il direttivo e l'associazione tutta abbia votato in tal senso. Ci sono delle regole statutarie che vanno rispettate.
La riunione poteva benissimo essere fatta in un'altra sede, in modo tale da non constringere in maniera passiva, le Associazioni presenti a prender parte ad una riunione politica.
Chiediamo una rettifica dell'articolo uscito sul Messaggero.
Vogliamo capire se e cosa si può fare, vogliamo capire se possiamo dare una mano, non prendere posizioni politiche.
Associazione Storico rievocativa
Arma Antica.
La politica riguarda tutti i soggetti che fanno parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva.
Politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito il territorio.
Allora fa politica anche chi scrive ad un blog per protestare.
Se non volete far politica non scrivete su questo blog e non venite lunedì.
PS
PS
L'idea di incontrarsi lunedì sera nasce da una serie di incontri con rappresentanti di associazioni che hanno espresso la loro contrarietà o la loro perplessità di fronte alla costruzione degli ascensori al castello. L'iniziativa informale non è quindi solo del Forum, ma di tutti coloro che l'hanno proposta per fare il punto sulla situazione, chiarire punti oscuri e pensare ad altri interventi pubblici finalizzati a far conoscere ciò che sta accadendo sul colle.
Riguardo ai nomi delle associazioni partecipanti – nessuna delle quali è stata formalmente invitata dal momento che la riunione è aperta a chiunque si riconosca nelle finalità – suppongo siano stati ricostruiti a partire dall'interesse dimostrato da articoli sui quotidiani o comunicazioni intercorse fra rappresentanti.
Certo che è una riunione "politica", nel senso che viene trattato un problema che riguarda la vita di una "polis" procedendo da punti di vista diversi e complementari. Tra questi "punti di vista" c'è anche quello di chi partecipa al movimento politico culturale che è il Forum per Gorizia.
Fuori di metafora, se gli amici dell'Associazione Storico Rievocativa Arma Antica giugnono a chiedere la rettifica a mezzo stampa circa la loro presenza all'incontro di lunedì anche e- non solo – con il Forum per Gorizia, non sarà perchè qualcuno in alto loco, magari in Comune, magari assessore ha ventilato (o minacciato?) l'idea di non !"coinvolgerli" più nelle manifestazioni in costume che vengono organizzate in Castello? E' gradita una risposta.
donald Lam