Poichè i numeri non si possono smentire, allora si chiama in causa l’amministrazione precedente, alla quale il sindaco Romoli dovrebbe fare un monumento, se non altro perchè gli consente di accusarla di ogni misfatto, buon ultimo quello del tracollo del turismo goriziano, dopo quasi un quadriennio di governo del centrodestra. Eh sì, perchè dopo le catastrofi degli anni precedenti (con un -17% in un solo anno), il 2010 si chiude – secondo i dati della Regione – con un ulteriore – 6,6% in fatto di presenze. Gorizia risulta, dunque, il solo capoluogo di provincia che conferma l’arretramento mentre per Trieste, Udine e Pordenone i valori sono ancora nettamente positivi con un + 5,1%, +5,3% e 6,7% rispettivamente. In questo frangente tocca al sindaco, dopo aver messo dietro la lavagna un impresentabile assessore al turismo, metterci la faccia cercando da un lato un’improbabile arrampicata sugli specchi scaricando su altri colpe e responsabilità, dimentico che il centrodestra governa la città da quasi quattro anni, e dall’altro rivendicando a suo esclusivo merito il recupero del centro storico opportunamente scordando, ancora una volta, che progetti e i relativi necessari fondi si debbono far risalire all’amministrazione precedente. Il sindaco, poi, enumera tutta una serie di iniziative assolutamente condivisibili per rilanciare il ruolo centrale del castello e del suo borgo, ma occorre notare che le iniziative sono sempre le stesse annunciate mezza dozzina di volte e, dopo quattro anni, ancora tutte sulla carta (altro che amministrazione del fare!): dal recupero del Bastione fiorito al mantenimento del teatro tenda su cui – bontà loro – “proprio in questi giorni stiamo ragionando” (sic). Il sindaco poi dimentica le sue incaute e precipitose dichiarazioni rilasciate nel corso del 2010 circa l’avviato rilancio del turismo goriziano e dimentica che i cittadini goriziani ancora attendono la presentazione del progetto dell’ascensore al castello e delle iniziative culturali di contorno annunciate innumerevoli volte e ancora di recente anche dagli assessori Del Sordi e Devetag.
Nella buona sostanza, dunque, il giudizio negativo circa l’azione di questa amministrazione si riassume nelle precise osservazioni critiche degli albergatori che rilevano come “alla città manchino vere attrattive per i visitatori, manifestazioni o proposte accattivanti” oppure “le cose da vedere e da fare per i turisti ci sarebbero ma la città non sa bene ancora promuoversi all’esterno”. E queste non sono certe le voci del “non se pol” e prescindono dalla realizzazione dell’ ascensore, in merito alla quale per noi vale il “no se deve”.
Dario Ledri
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