Da oggi non c’è più il Messaggero Veneto di Gorizia. C’è una paginetta con titolo striminzito Regione Gorizia recuperabile online cliccando mestamente “provincia”. Il giornale, formato e impostazione grafica uguali al Piccolo, viene stampato nell’unificata rotativa di Sant’Andrea che ha sostituito il centro stampa di Palmanova. Gorizia ha guadagnato il sito della rotativa (con riduzione e trasferimento del personale già operativo in precedenza altrove) ma ha perso la redazione. Si parlerà ancora della città e del territorio, ma lo sguardo sarà lanciato da Udine. Un grazie a chi ha tenuto viva finora la pluralità dell’informazione in lingua italiana e una forte preoccupazione per il futuro: da oggi Gorizia è culturalmente più povera, un altro passo segnato verso la dimenticanza e la marginalizzazione.
Mi spiace per il messaggero di gorizia.
Se è vero che è il lettore il vero editore di un giornale (come diceva Montanelli), allora l'editore è stato tradito.
In una paginetta non troveremo più giornalismo ma semplici comunicati stampa; niente più dibattito ma solo i silenzi ormai riservati all'estrema periferia regionale (RAI insegna…).
Peccato perchè il giornalismo dovrebbe essere una vocazione civica oltre che una professione.
Non posso non pensare poi che la scelta editoriale di "spartire" il territorio tra Piccolo (TS e GO) e Messaggero (UD e PN) è un elemento di non poco peso nel perpetuare l'annosa diarchia tra Trieste e Udine.
Ora, dopo aver deciso che non conviene più comprare il Messaggero, conviwene forse
fare una certosina ricerca sulla rete e individuare i siti che raccontano davvero la vita di questa regione.
Il cittadino-testimone sostituirà il giornalista?
Bernardo De Santis
Spiace davvero la scomparsa della redazione goriziana del Messaggero. Il surrogato riprodotto nella pagina "Regione Gorizia" è davvero ben poca cosa e di certo non incoraggia all'acquisto. Ma di certo questa credo sia l'ultima poreoccupazione della proprietà che ha puntato tutto sulla divisione delle zone di influenza tra Udine e Trieste, il risultato è sotto gli occhi di tutti: una paginetta scarna sul Messaggero, due, solo talvolta tre sul Piccolo.
Mi pare un ulteriore inequivocabile segno del destino della provincia e della città: una appendice territoriale suddivisa a metà tra Ud e Ts!
Ad ogni modo un grazie ai giornalisti della redazione goriziana del Messaggero!
Dario Ledri