C’era una volta una casa che non dava fastidio a nessuno, anzi era talmente interessante che il piano regolatore del Comune l’aveva protetta come patrimonio cittadino B5 (edificio rurale da valorizzare). Era in disuso e attendeva pazientemente il suo turno per farsi di nuovo bella, accogliendo i turisti che avrebbero salito a piedi il viottolo per raggiungere il colle del castello. Tutti i visitatori dell’area (turisti,qualche comitiva, bambini in biciletta, ecc.) non sapevano della sua estrema pericolosità, nessuno aveva apposto cartelli o transenne, tutti passavano tranquillamente accanto senza alcun patema. La casa aveva il torto di essere collocata proprio sul viottolo attraverso il quale i mezzi cingolati dovevano raggiungere la cima del colle per i lavori di costruzione degli ascensori al castello; e così ci si è improvvisamente accorti che i mezzi alquanto pesanti minavano la sua stabilità e da casa tutelata come patrimonio di tutti i cittadini era stata definita dal sindaco “un rudere, un fienile senza alcun valore”. Definito a voce e sui giornali, senza alcuna dichiarazione scritta e documentata sul fatto che la casa fosse pericolante prima (ma anche dopo) essere resa tale dai lavori che si svolgevano sul castello. Sollecitata a togliere l’ingombrante presenza che impediva il regolare corso dei lavori l’azienda proprietaria ha manifestato la propria disponibilità e ha preso l’iniziativa: in quattro e quattro otto la povera casetta è stata spazzata via dalla storia di Gorizia e dal panorama architettonico che appartiene a tutti i cittadini. La morale: “no se pòl” salvaguardare un edificio vincolato da piano regolatore, se ostacola la costruzione degli ascensori diventa automaticamente “pericolosissimo”. Mah?!
Monito a tutti voi del Forum: ecco che fine fanno coloro che si mettono di traverso sulla strada di Ettore!
Suggerimento: che significa nel concreto "patrimonio cittadino B5 (edificio rurale da valorizzare)? La si poteva abbattere? quale l'iter da esperire? La demolizione è avvenuta attenendosi ad un iter burocratico corretto?
Se sì, c'è ben poco da fare, salvo stigmatizzare l'assoluta acquiscenza della proprietà alle ragioni di Ettore "Flagello": se no, invece, c'è da fare molto e da subito!
Donald Lam
L'edificio rurale non si potrebbe abbattere perchè è patrimonio pubblico….a meno che….non sia pericolante. Poichè sollecitato dai cingolati delle ruspe, il fienile avrà sobbalzato, allora non deve essere più tutelato, ma abbattuto. La pericolosità, prima, non era mai stata accertata, tanto che l'edificio non era stato transennato; esso diventa pericoloso quando si vuole utilizzare via Franconia per il passaggio dei macchiari dell'ascensore. In quattro e quattro otto lo fanno fuori. Straordinaria efficienza che contrasta con le lungaggini dei lavori pubblici che sono sotto gli occhi di tutti. Se fosse stata una buca in via Ariosto, oppure i marciapiedi in via Trento si sarebbero aspettati anni, ma qui si tratta dell'ascensore al castello, un'opera che evidentemente deve, dico DEVE, essere fatta, passando sopra a tutto e non metaforicamente. Dalla contrarietà dei cittadini, ai cosiddetti ruderi, tutto deve essere spazzato via per permettere la realizzazzione dell'ennesimo gioiellino della città, dopo l'ospedale e il conference center.
muli che sti qua sia dei vandali sciopadi non ghe xe nissun dubio…però fra un anno xe le elezioni e bisogna farghela pagar!la gente no xe mona sta sonando già un requiem per sto branco de paiazi!
un pezzo della mia vita che se ne sta andando, ma non possono distruggere quella casa, fa parte dei miei ricordi, della storia, e dove zio, nonna e nonno son stati. E poi per cosa, per un ascensore che praticamente nn lo utilizzera nessuno, bella cagada
…ma quella casa faceva parte della storia di tutta la città ed è per questo che è (non era, è) tutelata nel Piano regolatore che non è del sindaco ma di tutti i cittadini;
il furto di quella casa è un impoverimento per Gorizia!
che vergogna.