foto Nevio Costanzo
Una bella idea quella dell’emporio della solidarietà inaugurato ieri in via dei Faiti.Da ora in poi le persone che si trovano in situazione di necessità non dovranno più percorrere una sorta di via crucis tra le diverse parrocchie e centri di raccolta religiosi e laici, ma potranno avere a loro disposizione una specie di market. Esso consentirà inoltre di non sentirsi dipendenti dalla generosità del datore di pacchi viveri, ma di poter scegliere liberamente tra diversi prodotti, presentarsi a una cassa e “pagare” con una tessera magnetica a punti. Complimenti alla Caritas per aver promosso questa forma di condivisione rispettosa della dignità della persona, alle altre associazioni ed enti del privato sociale che hanno aderito fattivamente all’iniziativa e alle istituzioni che in diversi modi l’hanno resa possibile.
Si aggiunge una constatazione, del tutto “politica”, che non vuole in nulla sminuire l’intelligenza caritativa e la creatività assistenziale dei promotori: l’assessore regionale Molinaro “predica” bene quando davanti all’Arcivescovo sottolinea il dramma della crescente povertà; “razzola” male quando rimane in una Giunta regionale che approva leggi finanziarie che impediscono l’accesso ai servizi sociali pubblici agli extracomunitari e a chi non risiede in Regione da almeno tre anni (legge dichiarata incostituzionale ma tuttora vigente con grave incommodo dei Comuni alcuni dei quali si rifiutano di applicare con conseguenti costosi contenziosi con la Regione stessa). Con lui anche il sindaco e l’assessore comunale al welfare che da una parte lodano il “privato sociale” quando rispondono ai bisogni dei rifugiati, dall’altra sostengono una parte politica che “accoglie” gli immigrati irregolari nei famigerati centri di identificazione ed espulsione e dice loro “arrangiati”! quando escono dai Centri per richiedenti asilo.
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