Negli scorsi anni Dario Stasi e la rivista Isonzo Soča hanno promosso molti interessanti tour alla ricerca di una Gorizia ai più sconosciuta e da molti dimenticata. Si è trattato di un approccio culturale di alta rilevanza, in grado di offrire ai cittadini criteri e spunti per una lettura del passato finalizzata a vivere meglio il presente di un territorio il cui innaturale confine è stato recentemente rimosso. La proposta dell’illuminato periodico ha fatto scuola e ora altri enti culturali cittadini si muovono nella stessa direzione.
E’ il caso dell’itinerario a piedi proposto per domani 12 marzo dall’università della Terza Età di Gorizia (percorso di due ore con partenze alle 9 e alle 11 in punto, ritrovo in piazza Municipio): la prima sosta in piazza Cavour sarà dedicata al grande predicatore riformato e diffusore della lingua slovena Primoz Trubar; seguirà una breve sosta davanti al nuovo monumento a Carlo Michelstaedtter; saranno poi visitate con l’aiuto del Vicario Generale dell’Arcidiocesi le chiese di sant’Ignazio e dell’Esaltazione della santa Croce (del periodo della Controriforma); da un’esperta guida sarà poi presentata la Sinagoga (dall’esterno, è sabato e ragioni cultuali non consentono l’ingresso); alla fine un’esponente della comunità Metodista presenterà la chiesa protestante di Via Diaz.
Insomma, un bel modo di conoscere – sia pur con un transito rapido e leggero – alcuni luoghi storicamente importanti della città; un percorso interessante, un allargamento degli orizzonti, una constatazione di come la cultura continui a promuovere belle iniziative al di fuori e nonostante le strette pastoie della politica culturale attuale.
Dunque l'itinerario viene proposto dall'Università della Terza età e non già dall'amministrazione comunale come una "velina" raccolta dal Messaggero Veneto, e opportunamente inviata dall'ufficio stampa del Comune voleva far credere. Mi pare doverosa la precisazione. Il tutto solo per la precisione.
Donald Lam