Dopo nove mesi di promesse finalmente il parto: il sindaco Romoli prima e l’assessore Del Sordi poi avevano dal mese di giugno 2010 promesso che “tra quindici giorni” avrebbero convocato una pubblica assemblea per spiegare ai cittadini i lavori relativi agli ascensori al castello.
Finalmente è nata. L’assemblea pubblica per smentire carte alla mano ciò che in ben due pubbliche sedute autogestite nel’aula del Consiglio Comunale e in innumerevoli interventi di diverse fonti era già stato detto e ridetto riguardo a progetti, costi di gestione, proiezioni su benefici in chiave turistica e culturale?
Nooo! Rinviata di settimana in settimana al suo posto è nata, guarda caso il giorno prima della manifestazione promossa e organizzata dalle associazioni contrarie alla realizzazione degli ascensori, una conferenza stampa convocata alla chetichella senza avvisare nessuno di coloro che hanno rappresentato le domande e gli inequivocabili sondaggi finora svolti sull’argomento in diverse sedi.
Forse si può pensare a qualche news bomba, a qualche nuovo documento estratto all’improvviso dal cilindro… Nooo! Come al solito il primo cittadino ripete le stesse cose: “Non ho colpa”, “se si smettono i lavori bisogna pagare”. Perchè non dice quanto bisognerà pagare se l’ascensore si fa? perchè continua a ripetere la balla (da lui stesso già più volte riconosciuta come tale e comunque mai documentata) che deve restituire i soldi di piazza Vittoria dopo che è stato smentito più volte in consiglio comunale? Ha carte nuove? Le mostri, una volta per tutte!
L’unica certezza è che ancora una volta ha evitato furbescamente il confronto pubblico al quale è stato più volte invitato insieme agli assessori della sua Giunta.
Se non fosse un periodo in cui si ha davvero poca voglia di scherzare sarebbe infine veramente ridicola l’accusa allo scautismo di aver proposto in una chiesa come propria attività la partecipazione a un evento culturale di alto rilievo: quello di domani appunto organizzato da nessun partito e da una decina di stimate associazioni culturali per far conoscere ai cittadini la storia e la bellezza del nostro castello; in altre parole, per offrire quegli strumenti tecnici e culturali utili a farsi un’opinione libera. Proprio quelli che la Giunta Romoli, stante il permanente rifiuto di confrontarsi e dialogare con i documenti in mano, ha negato…
Cercare di comprendere le motivazioni della costruzione di un ascensore non significa essere di sinistra o di destra, vuol dire solo voler ragionare con la propria testa. L’invocazione di eventuali interventi del vescovo contro il parroco reo di aver consentito l’annuncio di simile notizia sembra riportare l’orologio della storia al 1500, al tempo dell’inquisizione, anche se in senso opposto: la condanna politica affida l’esecuzione al braccio religioso! Che sicuramente avrà meglio da fare che occuparsi di simili polemiche. Almeno su questo ci sarà libertà di coscienza?
certo che se la politica si fa senza progetti da mostrare, carte da esibire, pareri da dare e censura, tutto possiamo dire tranne che siamo in mano ad un popolo delle libertà. Ancora una volta i Nostri si sottraggono a dibattito e confronto. Come mai? Forse gli argomenti non sono forti e si preferisce, tanto per cambiare, dare la colpa a Valenti e Brancati. Destino cinico e baro! Se hanno le mani tanto legate, alzino, se possono, bandiera bianca.
Perchè stupirsi se il sindaco Ettore Romoli e gli assessoru Del Sordi e Devetag rinnegano l'impegno più volte assunto con la pubblica opinione di illustrare in un confronto pubblico i pregi e "le magnifiche sorti e progresive" del turismo a Gorizia dopo la realizzazione della risalita meccanica al castello, vero gioiello della tecnologia del XXI° secolo, che da sola dovrebbe produrre schiere di turisti desiderosi di provare l'ebbrezza di tale sconvogente novità?
La giustificazione è sempre la stessa, mutuata dall'esempio del Cainano: è preferibile difendersi dal processo piuttosto che nel processo!
e' per questo che scappano dal confronto con la pubblica opinione dei cittadini goriziani. E poichè sono attenti ai sondaggi, preferiscono sfuggire al confronto.
Insomma, si confermano autentici rappresentanti del Popolo delle Libertà (alias Partito dell'amore, alias Baciamo le mani (anche al rais)!
Donald Lam