Sull’ascensore al castello si può del tutto legittimamente essere a favore o contrari, ci mancherebbe, quello che invece non si può fare è riproporre ai cittadini il gioco – davvero poco nobile – delle “tre carte”: senza l’ascensore si dovrà restituire alla Regione tutto il finanziamento, “nella peggiore delle ipotesi i 5 milioni utilizzati anche per la realizzazione della piazza (circa il come è quotidianamente all’attenzione dei goriziani!), nella migliore la spesa sarebbe di 2,5 milioni (IL PICCOLO 19/3/2011, titolo ROMOLI: “Non farlo significa restituire 5 milioni di euro”). Nello stesso giorno l’altro quotidiano (ex) locale parlava di un danno di un milione di euro e dell’impegno del sindaco di interessare gli uffici competenti del Comune al fine di quantificare il possibile danno per le casse cittadine. Oggi, così si legge in cronaca: “… se è vero come è vero (sic) quanto detto dal sindaco, in caso di sospensione dei lavori il Comune di Gorizia dovrà restituire alla Regione il finanziamento da un milione di euro”. Insomma, signor Sindaco, si metta almeno d’accordo con se stesso: i milioni da restituire sono 5, 2 e mezzo o uno? I conti sono stati fatti a spanne o secondo quale altro criterio, visto che solo ora ha dato mandato ai suoi uffici di verificarli dettagliatamente? E perchè inserire tra i costi anche quelli di nuova piantumazione visto che Lei ha in precedenza rassicurato che il progetto prevede, a completamento dell’opera, il rimboschimento della intera zona? La spesa, dunque, era già preventivata e non può essere conteggiata un’altra volta in caso di non realizzazione dell’opera. Circa gli obblighi di restituzione alla Regione di una cifra comunque rilevante, in caso di mancata realizzazione dell’impianto di risalita, perchè Le è così difficile produrre un documento, un’ingiunzione, un atto, una prescrizione vincolante, un vincolo legislativo, una determina regionale, una richiesta formale e inequivocabile che lo attesti in maniera chiara e palese a tutti i cittadini? E poi, perchè non aggiornare i costi di gestione dell’opera a regime visto che i soli dati da Lei prodotti si riferiscono a una stima risalente al 2003, o giù di lì, nonostante che Lei stesso – ancora mesi addietro – si fosse impegnato a quantificare costi, benefici e bacino d’utenza della risalita meccanica al castello, novella meraviglia del XXI° secolo?
Insomma, Le si chiede di fornire ai cittadini tutte quelle notizie e informazioni che consentano loro di formarsi un’opinione ragionata su di un’opera che – comunque la si giudichi – impatta non lievemente sull’immaginario collettivo dei goriziani. Non a caso a scoprire che gli ascensori sarebbero stati alla fine tre (con una capienza di 40, 12 e 8 passeggeri rispettivamente, solo per dovere di informazione), i cittadini goriziani lo hanno scoperto solo grazie alle inziative del Forum per Gorizia. Che poi non l’abbia fatto nemmeno la precedente giunta Brancati francamente non mi pare un buon motivo: due cose sbagliate non fanno mai una cosa giusta.
Dario Ledri
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