Berlusconi a ruota libera. Ormai straparla attaccando tutto e tutti coloro che in qualche modo si dichiarano non in accordo con le sue “sparate”. Ieri si è scagliato di nuovo contro i magistrati “eversori” e contro gli insegnanti – “troppi di sinistra” – della scuola pubblica. E’ chiaro che con un linguaggio tipico della cinematografia americana, il governo del premier è un “morto che cammina”, in attesa dell’esecuzione da parte del Bossi di turno. Allora, perché questo accanimento contro i magistrati, dal momento che più o meno ha risolto i suoi problemi con la giustizia con le leggi ad personam? Perché attaccare la scuola pubblica, e più in generale il settore pubblico ormai già in grave difficoltà proprio a causa della sua “politica” (le virgolette ci stanno tutte perché la Politica abita altre case)? Probabilmente l’uomo sta già guardando avanti e sistemando il futuro imprenditoriale proprio e dei discendenti: sa che chi verrà dopo di lui se non proprio un “delfino” potrà essere un ex amico – uno di quelli che comunque gli hanno consentito di vincere tre volte le elezioni a man bassa, salvo poi cercare di sgambettarlo e ritornare poi regolarmente a Canossa a seconda dei momenti più o meno favorevoli; oppure un “collega” megaimprenditore impugnato dalla debole opposizione come salvatore della Patria, tipo il Montezemolo che ha all’attivo niente meno che la miglior Ferrari degli ultimi trent’anni nonché un discreto successo con la penultima presidenza degli industriali italiani (altro che “tutti comunisti”, gli ex comunisti italiani pur di levarsi dai piedi il gaudente Berlusca potrebbero essere gli sponsor di un capo di governo ex presidente della Confindustria, mica male no?). Tra l’altro il parente prete, cardinale di santa romana chiesa, potrebbe consentire una dolce transizione delle simpatie dei “grandi elettori” cattolici.
Berlusconi a ruota libera insomma, preoccupato di continuare a “contare” nel jet set che domina l’Italia indipendentemente dal voto dei cittadini, teso ad una successione familiare più interessata alla materia imprenditoriale che a quella governativa. Forse perché – una volta sistemate le sue faccende – Berlusconi sa bene dove vale la pena di investire.
A meno che… A meno che non soffi anche da noi il vento di piazza Tikhrit, ma con i chiari di luna attuali i giorni d’Egitto sembrano molto lontani. Nello spazio e nel tempo.
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