Oggi sul Piccolo ci sono le foto dei sei candidati sindaco di Monfalcone: quattro tra centro sinistra e sinistra, uno civico e uno solo per centro destra e destra. Un disastro per la sinistra? Non necessariamente, sempre che siano adottate le necessarie attenzioni.
Anzitutto non è da sottovalutare la candidata sindaco Anna Maria Cisint così come a livello provinciale Gherghetta farebbe bene a considerare la forza politica di Simonetta Vecchi: sono persone relativamente giovani, dimostratesi finora abbastanza libere da condizionamenti partitici, intelligenti e tecnicamente molto preparate. La campagna elettorale dovrà essere quindi incentrata sui programmi, sulle scelte innovative e sulle prospettive future, non sulla demonizzazione degli “avversari”…
In secondo luogo non ci si deve troppo scandalizzare delle quattro possibilità offerte agli elettori del centro sinistra: in un sistema elettorale a doppio turno il primo può essere ben considerato come una specie di “elezione primaria” sottratta agli iscritti/simpatizzanti e affidata a tutti i cittadini. Ovviamente chi arriverà al ballottaggio dovrà essere sostenuto da tutti gli altri nel secondo turno, “senza se e senza ma”.
Perché ciò accada è infine necessario che durante la campagna elettorale non ci si faccia troppo male, con accuse degli uni contro gli altri in grado di stornare l’attenzione dalla specificità di un programma “a sinistra” per il futuro di Monfalcone. Dal punto di vista del centro sinistra l’obiettivo prioritario è quello che uno dei quattro raggiunga la “poltrona” del sindaco e di evitare che ci arrivino quelli vicini al centro destra: non c’è certo il tempo di disquisire sull’ortodossia e sull’ortoprassi dell’uno o dell’altro.
Se così sarà la campagna elettorale a due turni potrà riservare piacevoli sorprese e sarà un’occasione di verifica e di crescita importante per tutta la città dei cantieri, in un momento particolarmente delicato della sua storia economica e culturale.
ab
Ben fatto "ab": parlare a suocera perchè nuora intenda. Ma francamente 4 candidati nella'area di centro sinistra e della sinistra mi paiono "una boiata pazzesca", per dirla con Fantozzi. Se poi la Altran va al ballottaggio, pensa a quali miracoli di equilibrio politico – si fa per dire – dovrà ricorrere per accontentare il branco famelico di poltrone e riconoscimenti. Pluralismo a sinistra va bene, ma qui siamo al circo Barnum.
Donald Lam
La frammentazione locale della sinistra dimostra solamente un 'malessere' diffuso e nazionale ed una non definita identità e funzione di una miriade di partiti e partitini che non vogliono scomparire. Un liberismo che rispetti i valori costituzionali, ed una legalità che rispetti i principi che persegue la legge è l'unica risposta possibile. Solamente la gestione di coalizzazioni così ampie, come scrive daonald Lam diviene un'impossibilità d'amministrare incombente. Il ballottaggio di questo anno è molto interessante come dato …… Una certezza inizia a scricchiolare.