Romoli e qualche rampante candidato sindaco alle prossime amministrative nella zona difendono le “ordinanze antiaccattoni” minacciate dalle sentenze contrarie della Consulta. A Gorizia il sindaco l’aveva introdotta dopo gli eventi del 2009 culminati con l’allontanamento della “signora dei giardini” dalla misera tenda nella quale aveva trascorso un autunno e un inverno tra i più umidi e freddi degli ultimi anni. A prescindere dal merito sul quale in questo post si è già altre volte intervenuti, è interessante misurare l’efficacia di tale normativa: a quanto riferito dai “competenti” in Consiglio Comunale è stata comminata una sola multa in quasi due anni, ovviamente non pagata dal malcapitato nullatenente; l’insipienza delle leggi vigenti sull’immigrazione oltre al “mordere” della crisi economica hanno riempito come non mai le strade di poveri alla ricerca di un pezzo di pane; i detentori del racket – secondo i nostri maggiorenti veri destinatari dell’ordinanza – non hanno probabilmente neppure sentito parlare di questo genere di pseudoregolamenti. E la signora dei giardini?
Ah, volete sapere di lei? Ecco qua un piccolo pro memoria, scritto fuori dalla lingua politichese: luglio 2009, la Comunità Arcobaleno, sulla base della promessa dell’assessore al welfare “al massimo per un mese, trovando il modo di pagare le spese”, accetta di ospitarla in una casa messa a disposizione con affitto agevolato dall’Ater. Nel frattempo il Comune si impegna a prendere contatti con il Comune di provenienza per risolvere la questione. Gennaio – marzo 2010: dopo sei mesi la Comunità scrive due lettere al sindaco e all’assessore chiedendo chiarimenti. Nessuna risposta scritta, solo la generica assicurazione che “ci si sarebbe interessati, ma che per il pagamento delle spese si dovrà capire da dove tirarle fuori”. A maggio la Comunità telefona al Comune di … i cui funzionari cadono dalle nuvole affermando che mai nessuno li aveva contattati in precedenza; garantiscono una cifra mensile per coprire da quel momento in poi le spese vive di affitto e utenze (“Diamine, è una nostra cittadina, ci mancherebbe altro che non le garantiamo sostegno!”). Il Comune, dopo breve insistenza, accetta di appoggiare la richiesta con il primo atto ufficiale di collegamento con quello di provenienza. La Comunità Arcobaleno fatica a trovare un equilibrio e la situazione (tale e quale fino ad ora) crea sempre maggiori imbarazzi, dal momento che nessuno si vuole prendere la briga di risolvere il tutto con la forza.
E’ questa la via romoliana alla soluzione dei problemi dei poveri? Lasciarli per mesi in balia delle intemperie per non rendersi impopolari con uno sgombero forzato; emettere un’ordinanza di fatto ad personam per giustificare l’intervento delle forze dell’ordine rendendolo più soft attraverso l’invocazione di momentaneo aiuto al privato sociale; dimenticare la persona e affidare le derivate “grane” agli ingenui che si fidano della parola sua e del suo assessore.
Complimenti, proprio efficace la goriziana ordinanza antiaccattoni!
Lezioncina da imparare e tenere sempre a mente: mai fidarsi di quellli del PdL, sono – di fatto – gli stessi che sostengono che Ruby è la nipote di Mubarak e che il premier, "che frequenta le minorenni", ha evitato una crisi internazionale con l'Egitto telefonando alla questura di Milano per far affidare la nipote di Mubark a Nicole Minetti, che poi l'ha consengnata ad una prostituta brasiliana.
Donald Lam