Il Comune di Gorizia presenta alcune iniziative nel mese di giugno e l’assessore al welfare per sopperire alle crescenti necessità dei cittadini riscopre niente meno che l’antica tombola di San Pietro e Paolo (o del 29 giugno che dir si voglia). Il sindaco annuncia che l’incasso sarà devoluto in parte a sostegno delle attività della Conferenza di san Vincenzo de Paoli e in parte al comitato Voglio nascere a Gorizia. Non si capisce bene perché proprio la san Vincenzo, quando esiste un emporio della solidarietà sostenuto dalla Caritas e da tutte le altre realtà associazionistiche cittadine impegnate sul “tavolo delle povertà”; meno che meno si capisce il fatto che ad esprimere la soddisfazione per la scelta dei destinatari sia Francesco Del Sordi, “in qualità non di assessore – si premura di rimarcare – ma di membro del Comitato Vogliamo nascere a Gorizia”. Come dire che Romoli potrebbe controllare i conti del Comune “non in qualità di sindaco ma di commercialista”! In altre parole, il Comitato non ha nessun altro in grado di rappresentarlo? E ancora, come può un membro di una Giunta comunale essere nel contempo tra le “anime” di un Comitato di cittadini, cioè di un organismo che dovrebbe proprio avere come primo interlocutore la stessa Giunta comunale?
Tanto più – e qui casca l’asino – che se a livello regionale fosse vero ciò che molti affermano (e non possono non saperlo Romoli, Romano e Del Sordi) il destino del Punto nascita di Gorizia sarebbe già segnato non da oggi ma da molto tempo: in questo caso il ventilato contributo “via tombola” al Comitato sarebbe una vera e propria presa per i fondelli anche nei confronti di chi con convinzione lotta per ottenere ciò che ritiene essere un proprio diritto.
aaa
la giunta Romoli si caratterizza per la calma piatta
per il punto nascita si arriva alla beneficienza
povera Gorizia…che tombola