L’omofobia è uno dei tanti venefici frutti dell’ignoranza. Per prevenirla c’è un unico metodo: l’informazione. Pertanto chi rifiuta l’informazione impedisce la prevenzione e di fatto rallenta una lotta per la civiltà.
E’ il caso del sindaco Romoli la cui Giunta non ha concesso il patrocinio alla campagna con la quale Arcigay e Arcilesbica regionale stanno sensibilizzando il territorio, sostenuti da enti locali di centro destra e di centro sinistra. La motivazione è risibile (“non patrociniamo inziative che non abbiano carattere esclusivamente locale”) e inoltre non spiega la mancata risposta alla richiesta: domandare è lecito, rispondere è cortesia.
In realtà Romoli non si può appellare a una semplice distrazione perché è recidivo: già l’anno scorso era stato “interrogato” in Consiglio Comunale in merito alla mancata risposta a una simile domanda riguardante un (assai apprezzato) programma di interventi nelle scuole sullo stesso tema; anche in quel caso molte amministrazioni avevano espresso il proprio appoggio e il Comune di Gorizia non si era premurato neppure di rispondere alla lettera dei promotori.
A questo punto un’interpretazione possibile è quella classica: il sindaco “populista” non può dire “sì” per non scontentare una parte cospicua del suo elettorato (quella che fa capo ai cattoliberisti presenti anche in Consiglio Comunale), non può dire “no” per evitare spiacevoli incomprensioni con un’altra parte del suo elettorato più “laica”. Preferisce non rispondere e non lasciare in giro documenti, sperando – purtroppo motivato dai fatti – nella rapida dimenticanza dei cittadini.
Un copione già sperimentato con successo non rispondendo quasi mai per iscritto alle interrogazioni e interpellanze consigliari, non presentando ai cittadini i progetti sugli ascensori (promessi ormai da un anno), non prendendo in considerazione le richieste di patrocinio “scomode”, insabbiando la richiesta – da lui stesso proposta incautamente ai giornali e poi “negata” – di controlli antidoping sui consiglieri comunali, ecc.
E tirando avanti per la propria strada “fregandosi” (per rubare l’espressione al ministro Tremonti al quale “non frega nulla delle spiagge”) del parere di chi la pensa diversamente…
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