Batosta senza precedenti per il centro destra nazionale: i ballottaggi demoliscono il Pdl (ma anche ridimensionano la Lega Nord) e impressionano non soltanto per le “conquiste” ma anche per le proporzioni, in particolare sulla piazza di Milano e su quella di Napoli. Anche in Regione trionfa ovunque il centro sinistra (unica eccezione Cordenons), con a gonfie vele il Comune e Provincia di Trieste e i Comuni di Pordenone e Monfalcone (auguri di cuore a Silvia Altran e alla sua “squadra”!).
Valutazioni politiche “a caldo”.
Anzitutto è finito – e dal suo punto di vista nel peggiore dei modi – il berlusconismo; la maggioranza degli italiani ha dimostrato inequivocabilmente di non poterne più e il Capo del Governo dovrebbe trarne quanto prima le conseguenze per evitare di attraversare le forche caudine di un ormai prossimo 25 luglio. Tanto più che i suoi “fidi” già da parecchio stanno cercando di saltare giù dalla barca che affonda, cercando di raggiungere quanto prima nuove sponde.
Stravincono i candidati non PD del centro sinistra, anche se in Friuli Venezia Giulia Cosolini, Bassa Poropat e Silvia Altran ottengono ottimi risultati. E stravincono in due modi diversi: attraverso le primarie di coalizione “celebrate” nell’autunno precedente (Milano, Cagliari) e attraverso il primo turno elettorale (Napoli). Il segnale è che occorre un programma comune, ma che non esistono dogmi in fatto di strategie, soprattutto quando le differenze sono molto marcate e gli “alleati” si dimostrano leali.
Non sono “tutti uguali”, la gente sa distinguere la campagna elettorale di chi propone progetti e percorsi autenticamente innovativi e sostenibili da chi “spara” promesse e alza la voce urlando l’affrancamanto dalle multe e dalla demolizione delle case abusive. E non crede più alle promesse a scatola chiusa, quelle che hanno caratterizzato l’oggi finito “ventennio” berlusconiano (ma anche molti suoi discepoli di “casa nostra”).
Forse la devastata collina del Castello di Gorizia (dove è facile prevedere che mai funzioneranno i famigerati “ascensori”) resterà ai posteri come locale monumento a un’epoca politica caratterizzata dall’inconsistenza e dalla povertà culturale dei suoi principali rappresentanti!
Condivido sulla nullità delle proposte della nostra giunta, soprattutto dal punto di vista culturale dove abbiamo il nulla assoluto. Con queste premesse portano avanti la questione ascensore. A proposito: Del Sordi non doveva fare una conferrenza pubblica nel mese di marzo per spiegare ai cittadini quanto bello e utile fosse il manufatto? Chi l'ha vista? Ma chi ha visto Roldo che da tempo non convoca uno straccio di consiglio comunale? Vogliamo parlare delle commissioni consiliari, alcune non convocate mai? Insomma una giunta disastrosa da tutti punti di vista. Lanciamo in campo il nostro Pisapia e facciamo cappotto.
Cari amici del Forum, sono convinto che il voto delle Amministrative abbia sancito il tramonto del berlusconismo, inteso come culto della ricchezza e del lusso,disprezzo dei valori etici, insensibilità sociale. La gente si è stufata. Attenzione però (sembra un paradosso ma è così) a dare per finito Berlusconi. Ogni volta che, in passato, è maturata questa idea, l'attuale premier è puntualmente risorto dalle ceneri. Il voto è stato chiaramente punitivo nei suoi confronti, ma l'uomo è un collaudato trasformista e ora, salvo colpi di scena, ha un anno di tempo per tornare a galla. Tanti elettori di centro destra che stavolta hanno disertato le urne potrebbero tornare senza problemi sui propri passi.
Per questo il centro-sinistra, anche qui a Gorizia dove si voterà, appunto, fra un anno, non deve riprendere a farsi del male ricadendo nella trappola dell'autolesionismo e delle beghe interne che troppo spesso lo hanno penalizzato.
Bisogna saper cavalcare l'onda del 2011 proiettandola nel 2012 e perfezionando un progetto politico i cui contorni non mi sembrano ancora ben delineati.
Primarie di coalizione entro la fine dell'anno e leale appoggio del (o dei) perdenti nei confronti del vincitore nei mesi successivi. Questa, a mio avviso, la formula di base per riconquistare fra un anno il capoluogo, l'unico della regione su cui sventola ancora la bandiera sempre più stinta di un'anacronistica Destra.
Un saluto a tutti
vincenzo compagnone
vic.compagnone@gmail.com
Grazie dell'intervento più che condivisibile. Certamente il carattere che deve avere il centro sinistra è quello dell'innovazione e della discontinuità con le politiche che abbiamo sotto gli occhi e che non hanno alcuna progettualità per quanto riguarda il futuro della città. Milano, Napoli e Cagliari hanno impresso una scossa alla politica. Dobbiamo anche noi inserire la spina nella presa