Chi l’ha visto? Chi? No, che cosa?
Ormai l’attività amministrativa cittadina si svolge del tutto al di fuori del Consiglio Comunale. Le riunioni vengono convocate in media una volta ogni due mesi e il dibattito svanisce nel nulla; prima la manifestazione E’ Storia, poi le elezioni, poi l’inaugurazione delle vie del centro, poi i referendum… Tutto fa brodo pur di non convocare il Consiglio. Del resto l’imbarazzo politico questa volta è evidente: Romoli fiuta l’aria e si affida alla speranza che “finisca ‘a nuttata” (la citazione è dello stesso “primus inter pares”); trova nella sua stessa maggioranza alcuni consiglieri che si sono presentati alle elezioni provinciali con una formazione antitetica al Pdl (il Fli e l’Udc di Cosma), altri (Zotti) che hanno raggiunto un ottimo risultato alle “provinciali” e non faranno certo sconti alla Giunta in carica; un suo assessore (Del Sordi) fa parte di un comitato civico (che dovrebbe stimolare lo stesso assessore!) in attesa di una preventivata legnata da parte dell’amministrazione regionale che dovrebbe essere “allineata”; i soldi per gli ascensori non saltano fuori e non si ha l’impressione di frenesia nei lavori che continuano a scassare la collina del castello; la scelta imposta da sindaco e giunta di celebrare i referendum comunali con orari diversi da quelli nazionali provocherà proteste a non finire e sarà un boomerang dal momento che risulterà evidente chi vuole buttare via i soldi destinati alla partecipazione democratica. In queste condizioni è evidente che il Consiglio Comunale languee che non viene convocato neppure per celebrare i presunti fasti del Gect (ancora ben poco chiaro che cosa Frattini sarebbe venuto a “benedire”) e dell’associazione “Nuove Vie” che propone un paio di (belle) sagre di paese molto lontane dal pomposamente definito “centro commerciale naturale”.
Nel giorno della repubblica a gorizia bisognerebbe festeggiare l'one man show: romoli solo al comando, un consiglio comunale dove siedono esponenti del centro destra espropriati di ogni ruolo, un presidente del consiglio comunale garante dell'inefficienza dell'organismo. Commissioni consigliari che non si convocano da mesi, quella sul welfare senza presidente, insomma un disastro democratico che non credo abbia precedenti in città. E tutti zitti, tutti giù per terra: vero esempio di un berlusconismo che da altre parti d'italia ha già fatto naufragio.