Mentre si rimuovono i simboli referendari presenti in questo blog da molte settimane non può mancare un accenno ai “vincitori”. E’ il popolo che esce rafforzato da questa tornata, quella che una volta veniva chiamata la “base”. Ne devono tenere conto anche i partiti che fino alle amministrative non hanno speso molte energie, fatta salva la buona volontà di alcuni. I “comitati” hanno visto premiato un lavoro enorme, portato avanti spesso in penuria di mezzi e di energie: bisogna riconoscerlo, sono stati essi a crederci fin dall’inizio, perfino contro ogni evidenza; e sono stati loro a riportare la gente nelle piazze, con convinzione e coraggio. Il messaggio è forte e non deve essere sottovalutato, anche in vista delle elezioni del prossimo anno. Si è aperta davvero una nuova fase politica, anche per il centro sinistra e la sinistra nazionali e locali.
infatti nessun partito può rappresentare appieno un'opinione pubblica che chiede qualcosa di nuovo e non solo a livello politico, ma anche culturale e antropologico. La lettura della realtà della destra è tramontata definitivamente, e anche a sinistra è necessario un profondo rinnovamento di idee. Le prossime elezioni comunali metteranno in campo questi modi nuovi di fare politica, di pensare alla città come bene comune e non come territorio da sfruttare, come invece hanno fatto romoli e c.
i novi modi, che pò xè i antichi, dei me tempi … quei de la me età se ricordarà ncora: passion e credarghe ta le robe che se porta avanti, passion e impegno e no stancarse de parlar de robe serie … magari distudando la tv