Riepiloghiamo gli ultimi fatti sugli ascensori al castello, semplificandoli un po’, ma la sostanza è questa: la Regione sanziona il Comune per violazione della legge e dice al Comune due cose.
La prima: stai lavorando sulla collina del castello con un progetto che non ti abbiamo approvato. Io – dice la Regione – ti do i soldi e voglio controllare il progetto per il quale tu, Comune, li spendi.
La seconda: prima di iniziare i lavori dovevi avviare la procedura di valutazione impatto ambientale, mostrando il progetto che volevi realizzare ai tuoi cittadini e chiedendo loro se avessero qualcosa da osservare in proposito.
Cioè la Regione sostiene che il Comune avrebbe dovuto, prima dell’inizio dei lavori, mettere un avviso all’albo pretorio, presentare alla città i disegni del progetto e degli studi ambientali, dire come intendeva modificare la collina del castello, chiedere se qualcuno intendeva presentare delle osservazioni.
Se così fosse stato fatto, con la partecipazione dei cittadini e delle associazioni, forse il progetto si sarebbe potuto modificare o forse – perché no? – l’opera non sarebbe nemmeno partita. Insomma, ora si palesa come evidente quello che fin dall’inizio era un sospetto: che il Comune non abbia attuato questa procedura proprio nel timore che i goriziani non avrebbero accettato la realizzazione degli ascensori.
Ma il Comune che ha nascosto tutto, e non solo ai goriziani, ora viene sanzionato dagli uffici tecnici della Regione che “bonariamente” dice al Comune: non hai fatto tutte queste cose fino ad ora, falle adesso!
E come risponde il Sindaco? Ma neanche per idea! non faccio niente: non c’è nessun progetto da approvare, nessuna pratica di valutazione impatto ambientale da avviare e poi io il progetto degli ascensori non lo mostro e non chiedo il parere di nessuno. Vado avanti come ho sempre fatto: non vi racconto quando i lavori sono sospesi e quando finiranno, se vengono ritrovate delle bombe sulla collina non lo dovete sapere e non vi dico nemmeno se i reperti ritrovati dalla Soprintendenza abbiano un interesse storico oppure no. Tengo tutto per me!
Alla faccia della cittadinanza e, perché no? anche della Regione.
Tempo fa il sindaco aveva affermato che se ci fosse stato un referendum e avesse vinto il NO agli ascensori, i lavori comunque sarebbero continuati, tranquillamente. Beh, tranquillamente si fa per dire; i lavori – ha detto ancora il sindaco – devono proseguire perché la collina oggi non è messa – come dovrebbe – in sicurezza e c’è il rischio che con una forte precipitazione crolli giù. E anche questo fatto, uscito fuori solo per la confusione nata con le ultime vicende, non si doveva sapere.
Se vien giù la collina e non ci restiamo sotto, un giorno sapremo tutto da soli, dopo, quando ci presenteranno il conto. Solo allora, fra tagli alle pensioni, ticket da pagare e servizi in meno, sapremo quanto ci costerà questa ulteriore tassa che ogni goriziano dovrà pagare per mantenere quest’opera inutile, voluta dal Comune a tutti i costi, alla faccia della trasparenza e della democrazia.
la compagnia dei transalpini
Oggi chi lavora per far cose utili pian piano diventa sempre più povero, chi briga con questi lavori inutili si arricchisce.
al di là dei soldi che costa far sto lavor (che xè un argomento importante!, xè quel che resta: se va ben, un opera che no serviva, un asensor de mantignir, 'na colina massacrada, soto i oci de tuti…
e se va mal?
Insomma sta VIA andava fatta o no? Il progetto del 2010 è uguale a quello del 2005 o no? Non credo che sia un problema insolubile. Chi deve fare i controlli li faccia e in fretta!
de quel che capisso la 'ndava fata e la Xé DE FAR, la Region i la domanda "adesso" … visto che prima al Comun no i la gà fata