Per intanto pare che i lavori siano di nuovo fermi.
E come al solito noi che quei lavori paghiamo, di quei lavori non sappiamo nulla.
E’ proprio previsto dalla legge che il Comune dica a che punto sono, se sono veramente fermi, perché non vanno avanti, quali problemi ci sono. Incapace di portare avanti un procedimento trasparente, di dire a che punto sono i lavori, di spiegare il progetto raccontando quanto costa tutta l’opera, quanto costerà mantenerla, a cosa serve e quale utilità avrà per la città, il Comune ha da sempre sostenuto che tutte “le carte” erano a posto.
Che non fosse proprio così noi lo dicevamo da un anno e ora anche due enti, la Regione e la Soprintendenza si muovono.
1. La Regione nei giorni scorsi ha mandato al Comune una comunicazione di avvio di un procedimento amministrativo in merito agli obblighi previsti sulla valutazione di impatto ambientale. La Regione ritiene che il Comune abbia violato la legge non informando i cittadini dei lavori, non presentando i dovuti studi ambientali sulle modifiche della collina del castello e non assicurando la possibilità a chi lo desiderava di fare osservazioni al progetto. In pratica tutto quello che avevamo sempre sostenuto, viene ora sanzionato dalla Regione!
Ma la Regione con la stessa lettera mette a conoscenza il Comune che la legge prevede anche la possibilità di sospendere i lavori e ordinare di ripristinare la collina a verde.
Come finirà? Restate in contatto e sarete informati.
2. La Soprintendenza ha bloccato i lavori perché negli scavi lungo il tracciato della funicolare sono state ritrovate antiche mura che hanno bisogno di ulteriori studi e valutazioni sulla loro importanza storica e archeologica. Se la Soprintendenza dirà che per di là la funicolare non può proprio passare per gli ascensori al castello si tratterà di ripartire praticamente da zero. Con un altro percorso, un altro progetto e altri 12 anni per ritornare al punto di oggi!
E già che ci siamo ecco altre due notizie.
Ricordate la casetta sulla salita di via Franconia abbattuta e che non si poteva demolire in quanto bene comune e patrimonio della città? E’ stato presentato in Procura un esposto per accertare se questi fatti costituiscano reati.
Last but not least: la Regione dice che il progetto appaltato all’impresa che scava sulla collina del castello è in corso di riapprovazione, cioè non è approvato! Com’è possibile costruire con un progetto non approvato? Non lo sappiamo, dica il Comune com’è!
Paolo Sergas
xè che al silito i gà l'arroganza de far quel che ghe par senza preoccuparse nè de legi, region, citadini, nè de gnente altro che no sia "penso de essar paron mi e fasso quel che voi"
Mi pare che l'indignazione per la facioloneria dell'amministrazione sia trasversale. Strano che Del Sordi non prometta qualche assemblea per chiarire la bontà del progetto, da tenersi subito, al più presto, in breve tempo, anzi nell'annno del mai.