Interessante la riflessione che oggi il quotidiano locale propone in merito alla cittadinanza onoraria di Gorizia che tuttora risulta conferita a Benito Mussolini. Il sindaco cerca di evitare la provocazione schernendosi dietro a un ben poco politico “lasciamo dormire la storia”. In realtà molti dei nomi inscritti nel registro dei “cittadini onorari” sono un disonore per la città, così come parecchi dei nomi che caratterizzano una parte cospicua delle vie cittadine.
Una cosa per volta: la storia non dorme mai e per questo problematiche come quella sollevata dal responsabile redazionale del Piccolo devono essere risolte all’interno della storia, attraverso l’approvazione di un documento inoppugnabile che dimostri – appunto a chi verrà dopo – che i goriziani degli anni 2000 non vogliono avere come cittadino onorario Benito Mussolini e che rifiutano senza se e senza ma il fascismo, in tutte le sue forme ed attuazioni. Anche quella rappresentata dal peggiore dei revisionismi, quello che vuole appunto “addormentare la storia”, soprattutto quando essa è scomoda e rivela scheletri non troppo ben nascosti negli armadi della vita politica, culturale e sociale…
Il sindaco non m8i risulta che lasci dormire la storia visto che il battaglione degli arzilli mussoliniani vine sempre accolto con onore, mentre non abbiamo visto mai nessuna autorità quando vengono portate le corone per coloro che sono morti da partigiani o per le vittime del nazismo. Qui alla storia si liscia sempre il pelo: quando mancano idee si può sempre tirare fuori Mussolini, la X Mas e le foibe.