Una parte del centro sinistra di Gorizia propone le elezioni primarie per decidere il nome del candidato sindaco e soprattutto per avviare un percorso unitario in vista delle elezioni comunali del 2012. Le motivazioni che suggeriscono un cammino comune sono molte, alcune inoppugnabili quali la maggior forza garantita dalla sinergia fra apparati partitici e istanze di “movimento” nonché l’incidenza mediatica di fronte ai cittadini che si interessano dell’amministrazione del “pubblico”. Meno convincente il richiamo “alle elezioni precedenti” quando la divisione del centro sinistra – dopo la sciagurata defenestrazione del sindaco uscente da parte dell’allora Ulivo – non è stata affatto la causa determinante della sconfitta, semmai ha limitato i danni “costringendo” Romoli a un’assai risicata vittoria al primo turno (50,9%). Le “primarie” inoltre presuppongono chiarezza di intenti e convinzione sui nomi proposti all’interno di ciascuna delle forze politiche che le promuovono, aspetto questo allo stato attuale tutto da chiarire sia nell’ambito dei “partiti” che dei “movimenti”. A molti sembra poco corretto pretendere un’adesione previa “a scatola chiusa”, secondo loro occorre previamente conoscere nomi e intendimenti di ciascuno dei “concorrenti” in modo da garantire prima durante e dopo un leale confronto e un onesto impegno a favore del prescelto.
D’altra parte secondo altri osservatori in un sistema elettorale a doppio turno non è necessariamente un danno all’immagine unitaria del centro sinistra lasciare a tutti i cittadini elettori il compito di scegliere non nelle primarie ma direttamente al primo turno elettorale il proprio sindaco o il proprio rappresentante da inviare al ballottaggio: è logico che al secondo turno non ci dovrebbero essere dubbi, ma una presentazione differenziata potrebbe intercettare i voti di chi non vedrebbe di buon occhio un accordo previo e pertanto – senza sostenibili alternative – preferirebbe segnalare il proprio disagio con un’astensione.
Le ultime amministrative hanno offerto positivi esempi nell’uno e nell’altro senso: Pisapia a Milano la via delle primarie, De Magistris a Napoli la via del “primo turno”.
Che cosa ne pensate? Potete esprimere il vostro parere in modo articolato lasciando un commento a questo post oppure più semplicemente “votare” il sondaggio a lato entro e non oltre il 31 agosto.
Certo è un bel problema. Non incoraggia neppure vedere l'opposizione che il pd sta facendo. Si alle province, subalternità alla manovra economica, per cui sembra che non si possa dire nulla sul fatto che le agenzie di rating decretano un paese insolvente dopo che sono state le stesse banche da cui esse dipendono a regalare a man bassa carte di credito alla gente ingenua per farla indebitare, l'affare Tedesco, Penati, la subalternità culturale complessiva a tutte le fregnacce che vengono dette, dalla bontà del maggioritario, alla bontà del liberalismo, alle guerre umanitarie. Insomma c'è la forte tentazione di pensare che il pd sia una parte del problema italiano e non la sua soluzione.Certo al suo interno ci sono anche brave persone e più oneste di Berlusconi, anche localmente, però…..